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Ciclismo, dominio olandese al Giro Rosa: a Vos la 3a tappa

Tutto in famiglia. La terza giornata del Giro d’Italia femminile è una questione interamente olandese, con Marianne Vos, tre volte vincitrice della competizione, che conquista la tappa in volata, e Annemiek Van Vleuten, che a tre Maglie rosa potrebbe arrivarci quest’anno, che allunga in testa alla classifica generale. “Mi sentivo molto bene, la squadra ha fatto un gran lavoro per portarmi nelle prime posizioni e non potevo deluderla. Avevo quasi ceduto alla fine, ma ho tenuto duro e ho vinto”, ha dichiarato la Vos al termine della tappa, la seconda consecutiva caratterizzata da continui saliscendi e da una parte finale in salita. Torna sul podio anche Elisa Longo Borghini, dopo la vittoria nella cronometro a squadre di apertura con la sua Trek-Segafredo.

Nonostante la Maglia rosa fosse finita sulle spalle di Van Vleuten, che in questo momento è diverse spanne sopra a tutte le altre, il Giro dello scorso anno aveva segnato il ritorno ad altissimi livelli della Vos, dopo una lunga serie di infortuni, con ben quattro vittorie di tappa, a partire dalla seconda. Nel 2020, la pluricampionessa mondiale ci ha messo una giornata in più per salire sul gradino più alto del podio, prendendosi il successo sul terreno che le è più congeniale: gli arrivi in salita. Dopo un’ottima prova della Van Vleuten e delle sue compagne di squadre della Mitchelton-Scott, che hanno annullato ogni tentativo di fuga sulle alture umbre, all’ultimo chilometro la Longo Borghini è riuscita a sfuggire alla marcatura asfissiante del team australiano, scattando due volte, ma non a di quella di Vos, che si è attaccata alla sua ruota e l’ha superata di prepotenza a pochi metri dal traguardo, staccandola di cinque secondi. L’italiana è stata superata anche dalla danese Cecilie Uttrup Ludwig. Quinta è arrivata Van Vleuten, con 12″ di ritardo, che ha mantenuto la Maglia rosa, portando il proprio vantaggio su Anna Van Der Breggen a 1’22”. Domani tappa inedita per il Giro rosa, da Assisi a Tivoli, lunga ben 170.3 km: una distanza che non era mai stata sperimentata prima nella competizione femminile.

Nicola Petricca

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