Terracina porta bene a Marianne Vos. Nella stessa città in cui aveva cominciato a costruire la vittoria del suo secondo Giro rosa, nel 2012, l’olandese torna a vincere una tappa bruciando allo sprint Lotte Kopecky con una volata di una potenza incredibile, nella quinta giornata della corsa. “Non è stata una tappa facile, con la scalata che c’era. Abbiamo provato duramente con la squadra a spezzare il gruppo, facendo l’andatura: non è stato semplice portarsi davanti, ma le mie compagne mi hanno messo di nuovo nella miglior posizione possibile e ce l’abbiamo fatta”, commenta Vos, al ventisettesimo successo nel Giro, il secondo del 2020. Intanto, Annemiek Van Vleuten controlla e amministra i suoi quasi due minuti di vantaggio sulla polacca Katarzyna Niewiadoma, che si mantiene al secondo posto, davanti ad Anna Van Der Breggen.
La grande protagonista del finale di tappa, che si è svolta tutta nei dintorni di Terracina, con due gran premi della montagna, è stata Elisa Longo Borghini. Dopo il successo con la Trek-Segafredo nella cronosquadre di apertura, l’italiana ha cercato di replicare, trovando una buona fuga nell’ultimo tratto, ma ha dovuto cedere al rientro del gruppo a meno di 3 km dal traguardo. La tappa, in particolare l’arrivo, era perfetta per una conclusione in volata e la Vos si è dimostrata essere una ciclista veramente completa: scalatrice, passista e ora anche velocista. Sul rettilineo finale, la belga Kopecky ha lanciato la volata da lontano bruciando il resto del gruppo, ma Vos ha resistito ed è poi riemersa dal nulla, superandola sulla destra e tagliando il traguardo con più di una bicicletta di vantaggio. Domani il Giro si sposterà in Campania, per una tappa dal percorso particolarmente corto (97,5 km) e adatto alle attaccanti.
Nicola Petricca
