La regina è tornata. Dopo essersi accontentata, per così dire, della terza piazza nella cronometro a squadre di apertura, con la sua Mitchelton Scott, alla prima tappa in linea del Giro Rosa Annemiek Van Vleuten ricorda a tutti chi è che comanda e si porta in testa alla classifica generale dominando la giornata. “Sono partita forte in salita perché non sai mai cosa può succedere, devi prenderti ogni secondo che puoi. Ho provato a gestire il vantaggio come se fosse una prova a cronometro. È sempre molto speciale vestire la Maglia rosa in Italia: sono qui con la mia squadra per provare a vincere il Giro per la terza volta, ma ci sono talmente tante tappe che devo pensare a gareggiare giorno per giorno”, ha commentato, a fine tappa. Il regno di Elisa Longo Borghini termina, così, dopo solo un giorno, ma non era difficile immaginare un ritorno immediato sul trono di quella che, attualmente, è la ciclista più forte al mondo per ampio distacco.
Eppure, un momento in cui la Van Vleuten ha “sbandato” c’è stato. Lungo la parte finale del secondo tratto di strade bianche della tappa, ulteriore difficoltà di un percorso ricco di saliscendi, l’olandese ha rischiato la caduta quando ha incontrato una scanalatura del terreno, fermandosi e percorrendo un pezzo di salita a piedi, prima di ripartire. Quest’operazione le è costata diversi secondi, riducendo di molto il vantaggio su Anna Van Der Breggen, che la inseguiva, ma la campionessa del mondo non ha fatto una piega, risalendo in sella e ricostruendo praticamente da zero il gap nei confronti della connazionale. Gap che, in pochi chilometri, è passato da circa 20 secondi al 1’17” rilevato al traguardo. Seconda è arrivata proprio Van Der Breggen, che ha battuto in volata la polacca Katarzyna Niewiadoma. Solo tredicesima la nostra Elisa Longo Borghini, che ha chiuso con più di quattro minuti di ritardo dalla Van Vleuten. Domani altra tappa impegnativa, con partenza da Santa Fiora e arrivo in salita ad Assisi, al termine di 142.2 km.
Nicola Petricca
