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Karate, Mondiali: tre bronzi dalle squadre. L’Italia chiude a sette

Lacrime di gioia e di addii al Mondiale di karate di Madrid. Nella seconda giornata, dedicata alle finali a squadre, l’Italia conquista tre bronzi tra kata, il combattimento simulato in cui vengono giudicati potenza e precisione dei movimenti, e kumite contro Malesia, Serbia e Senegal. Vittorie piene per gli azzurri e le azzurre che hanno dominato ogni gara. I primi a salire sul tatami di Madrid sono stati Gianluca Gallo, Alessandro Iodice e Giuseppe Panagia nel kata. Dopo aver visto dal bordo del tappeto la prestazione della Malesia, i tre talenti italiani hanno dato spettacolo con una prova quasi perfetta. Precisi e coordinati come gli ingranaggi di un orologio, hanno conquistato pubblico e giudici che li hanno premiati con un netto 5-0.

Stesso risultato per Terryana D’Onofrio, Michela Pezzetti e Sara Battaglia contro la Serbia. Un incontro che, vista la prestazione del Giappone nella finale per l’oro, lascia qualche rimpianto alle azzurre, già campionesse d’Europa a Novi Sad. A fine gara le lacrime delle ragazze italiane sia per il risultato raggiunto che per il saluto di Sara Battaglia, all’ultimo Mondiale della sua carriera. Per lei un giro d’onore e l’applauso di tutta la delegazione italiana, così come per Nello Maestri, capitano della squadra di kumite che ha battuto in finale il Senegal. Nella sfida al meglio dei cinque incontri, gli azzurri hanno vinto i primi tre nettamente con Andrea Minardi (2-0), Michele Martina (7-0) e proprio Nello Maestri (3-0), abbracciato dai compagni dopo l’ultimo match mondiale con la Nazionale. Il modo migliore per salutare i colori azzurri visto che l’Italia non vinceva una medaglia in questa disciplina, al Mondiale, dal 2004. Con il bronzo del kumite a squadre si chiude un’ottima edizione per la nostra Nazionale che mette in valigia sette medaglie, pareggiando il risultato del 2010.

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