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Premier League Karate: Kiyuna si conferma il re del kata

Pochi sorrisi e molto da lavorare. L’Italia torna a mani (quasi) vuote dalla prima tappa della Premier League, il massimo torneo internazionale di karate, e inizia nel peggiore dei modi il lungo cammino che porterà alle Olimpiadi di Tokio 2020, le prime in cui sarà presente questa disciplina. L’unica gioia per la spedizione italiana a Parigi è arrivata dalla squadra femminile del kata, ramo del karate in cui vengono giudicati precisione e potenza di movimenti predefiniti contro avversari immaginari. Le azzurre hanno vinto la medaglia di bronzo senza gareggiare, per l’infortunio di una delle atlete turche, squadra con cui avrebbero lottato per la medaglia.

Nel kumite, il combattimento, nessun italiano è riuscito a raggiungere la finale di categoria e i due che hanno lottato per il bronzo, Sara Cardin (-55kg) e Luca Maresca (-67kg), hanno perso di un punto. Entrambi gli incontri sono stati equilibrati. Nel primo, finito 1 a 0, la veneta ha sfidato l’ucraina Terliuga, avversaria che conosceva molto bene. Dopo una lunga fase di studio, il primo attacco è arrivato dalla Cardin che non è riuscita a portare nessun colpo a segno. A 11’’ dalla fine, la Terliuga ha tentato un kizami, un pugno improvviso, non confermato dalla moviola ma quando ne mancavano solo tre è riuscita a colpire la Cardin. Inutile la proiezione tentata nel finale dall’azzurra, non convalidata.

Nel secondo incontro, Maresca ha affrontato l’iraniano Derafshipour, karateka molto diverso da lui: veloce ed esplosivo l’italiano, leve lunghe e potenti per l’avversario. Match nervoso con molti attacchi sporchi, a 30’’ dalla fine lo gyakuzuki, pugno diretto, che ha deciso l’incontro. Maresca ha provato a rispondere ma il colpo messo a segno è stato subito replicato da Derafshipour. Il quinto posto, per l’azzurro, è comunque un buon risultato visto che tornava da un lungo infortunio alla spalla.

Tappa deludente per l’Italia ma lo spettacolo a Parigi non è mancato durante le finali (trasmesse per intero in diretta su Repubblica Tv Sport). Tante le sorprese: come Amir Khani, belga numero 82 del mondo, in grado di vincere un bronzo. Ancora di più le conferme: su tutti il re del kata maschile Ryo Kiyuna che dal 2013 non perde una gara ma anche la giapponese Miho Miyahara, oro nei -50kg. Fuoriclasse che alle Olimpiadi di Tokio 2020 saranno certamente protagonisti.

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