Primo verdetto nel girone B del campionato italiano di beach soccer. A un anno dalla promozione, l’Atletico Licata retrocede aritmeticamente dopo la sconfitta ai rigori contro il Sicilia dopo un derby emozionante e aperto fino alla fine. Bravi i ragazzi di Musumeci a rimontare dal 2-0, così come quelli di Profumo che non hanno mollato fino al 4-4 finale. Ai rigori grande prestazione del portiere Danilo Bonaiuto che ne para due e regala i 3 punti che fanno salire il Sicilia a 7. L’Atletico Licata, ancora a zero in classifica, cercherà di sbloccarsi nell’ultima gara contro il Napoli.
La partita
Gran caldo e poco vento a Catanzaro con le squadre che alzano subito i ritmi. Al 2′ Ardizzone, il migliore dei suoi, spara alto un calcio di punizione da buona posizione e un minuto dopo è sempre il pivot del Sicilia ad andare vicino al gol con una sforbiciata che finisce di poco fuori. I ragazzi di Musumeci attaccano in modo più ordinato ma l’Atletico Licata si difende bene per tutti e dodici i minuti. A cinquanta secondi dalla fine è il portiere Di Benedetto a salvare il Sicilia con una doppia parata.
Il secondo tempo si apre con il gol dell’Atletico Licata. Simone Nicoloso ruba palla a un avversario e scarica un gran destro all’angolino. Il Sicilia si butta in avanti per cercare il pareggio ma è di nuovo la squadra di Profumo a colpire con il tiro al volo di Giuseppe Di Grazia su assist dalla rimessa laterale. Un doppio vantaggio che regge fino al 10′ quando Luca Di Stefano accorcia le distanze con un bel piatto su calcio di punizione.
Negli ultimi dodici minuti regolamentari succede di tutto. Prima il pareggio di Ardizzone che segna il decimo gol stagionale approfittando di un indecisione della difesa avversaria. Poi il vantaggio del Sicilia sempre con il numero 9 che trasforma un rigore guadagnato con mestiere. L’Atletico Licata però non molla e trova il 3-3 con la bellissima sforbiciata di Villani direttamente su lancio del portiere. Neanche il tempo di esultare che il Sicilia mette di nuovo la testa avanti con Di Stefano. Assolo di Garofalo che dribbla un avversario e appoggia il pallone al compagno che deve solo spingerlo in porta. A 4′ dalla fine errore della difesa di Musumeci e Famà trova il definitivo 4-4 con un colpo sotto.
Nei tempi supplementari non succede quasi nulla con i giocatori stanchi e accaldati più preoccupati di difendere il pareggio che non di attaccare. Dal dischetto di sabbia trionfa il Sicilia.