È mancato solo l’acuto alla Nazionale italiana di karate, impegnata a Parigi nella prima tappa della Premier League, la più importante competizione internazionale. Sull’aereo per Roma, la truppa azzurra riporta tre argenti grazie a: Viviana Bottaro, battuta di un punto dalla spagnola Sandra Sanchez nel kata individuale, il combattimento simulato contro avversari immaginari, Luca Maresca, travolto 12-3 dall’idolo di casa Steven Da Costa nella -67 kg di kumite, e alla squadra di kata femminile composta da Terryana D’Onofrio, Michela Pezzetti e Carola Casale, superate dalla Spagna. L’amarezza più grande arriva dalla Bottaro, praticamente perfetta nella sua esecuzione, ma impotente di fronte alla numero uno del ranking e grande favorita per l’oro alle Olimpiadi di Tokyo. Un appuntamento a cui la genovese non vuole proprio mancare e l’argento di Parigi la avvicina ancora di più alla possibilità di giocarsi una chance per il titolo ai Giochi, magari sperando di trovare la Sanchez in una giornata storta.
Più netta la sconfitta di Luca Maresca, colpito a freddo dopo quaranta secondi da uno yuko, un pugno diretto, di Da Costa mentre era girato di spalle senza che ci fosse stato lo stop dell’arbitro. Un’ingenuità pagata a caro prezzo, soprattutto mentalmente dato che, dopo il colpo subìto, il francese ha messo a segno anche un calcio al volto, volando sul 4-0. La reazione dell’azzurro è arrivata con un uramawashi, un calcio rotante, ma Da Costa è rimasto molto concentrato mettendo a segno un colpo dietro l’altro nell’ultimo minuto, per il 12-3 finale. Un paio di errori, meno gravi di quello di Maresca, sono costati invece l’oro alla squadra femminile di kata, imprecisa nel bunkai ma comunque protagonista di un gran torneo e in crescita di gara in gara.
Oltre ai tre argenti già citati, l’Italia può festeggiare anche due bronzi, arrivati in mattinata grazie a Luigi Busà, dominante contro il giapponese Yusei Sakiyama nel kumite -75kg, e alla squadra maschile di kata, formata da Alessandro Iodice, Giuseppe Panagia e Gianluca Gallo che hanno superato senza particolari problemi il Kuwait. Per il capitano della Nazionale azzurra, secondo nel ranking mondiale, il terzo posto di Parigi rappresenta un deciso passo in avanti verso una qualificazione che ormai sembra quasi certa. L’eccellente prestazione contro Sakiyama, battuto 7-3 con un match in pieno controllo del “Gorilla d’Avola”, è solo un’altra conferma che la punta di diamante del karate italiano ha tutte le carte in regola per arrivare a Tokyo da protagonista.