Termina con altri due titoli l’avventura della Nazionale di karate agli Europei di Novi Sad, in Serbia. Nella giornata dedicata alle squadre, l’Italia vince nel kata, disciplina che non prevede lo scontro fisico ma un giudizio su precisione, potenza e coordinazione dei movimenti contro avversari immaginari e su una simulazione di combattimento (bunkai) tra compagni di squadra. Straordinaria la prova del trio femminile D’Onofrio, Battaglia e Pezzetti che supera in finale la Spagna, dominatrice di quasi tutte le prove a squadre da inizio anno. Spettacolari le acrobazie del bunkai azzurro, chiuso anche con una figura molto originale. 3-2 il risultato finale che permette alle Azzurre di confermarsi campionesse d’Europa dopo il trionfo di Kocaeli 2017.
Poche ore prima era arrivata la medaglia dagli uomini, impegnati contro il Montenegro per il terzo posto. Una prova perfetta di Iodice, Gallo e Panagia nella prima parte che rischiava di essere rovinata da una caduta goffa nella seconda. Al momento del voto, però, i giudici hanno avuto pochi dubbi premiando la maggiore tecnica dell’Italia con un 4-1.
Grazie a queste due medaglie, l’Italia chiude a dieci il suo Europeo (due ori, tre argenti e cinque bronzi), migliorando le otto di Kocaeli. Un risultato eccellente che permette agli Azzurri di raggiungere il terzo posto nel medagliere e garantisce maggiori sicurezze a tutto il movimento in vista delle qualificazioni per le Olimpiadi di Tokio 2020, le prime in cui sarà presente il karate. Da luglio ogni gara di kumite, il combattimento uno contro uno, varrà punti preziosi per la classifica internazionale che tra due anni premierà i primi quattro del ranking con un volo per il Giappone. Gli altri si giocheranno i posti restanti in un torneo a maggio 2020. Appuntamenti da non fallire, soprattutto per gli Azzurri più esperti: da Luigi Busà (-75 kg) a Sara Cardin (-55 kg), le grandi speranze dell’Italia ai Giochi. Discorso diverso per il kata che non sarà disciplina olimpica.