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Karate, Europei: sei medaglie per l’Italia nella prima giornata

Un inizio da sogno. Nell’apertura del weekend di finali degli Europei di Guadalajara, l’Italia del karate conquista sei medaglie in altrettante finali. Un oro, due argenti e tre bronzi che mantengono a portata l’obiettivo di otto podi fissato da Luigi Busà prima della partenza per la Spagna. Ed è stato proprio il capitano della spedizione azzurra a dare il buon esempio, tornando sul trono d’Europa con la vittoria nella categoria -75 kg del kumite maschile, dopo il bronzo dello scorso anno. A un passo dal titolo anche Angelo Crescenzo, sempre nel kumite, e Viviana Bottaro, nel kata, che si arrendono in finale. Giornata da ricordare per Silvia Semeraro che torna a casa addirittura con due medaglie: una nel kumite singolare e l’altra con la squadra femminile. Domani altre due finali per gli azzurri, con la squadra di kata femminile, D’Onofrio-Casale-Pezzetti, che si giocherà l’oro e quella maschile, Gallo-Iodice-Panagia, in lotta per il bronzo (la diretta su PMG Sport dalle 9).

Con le categorie del kumite che scendono sul tatami in ordine inverso rispetto al normale, la prima italiana in gara è Semeraro, nella -68 kg. Suo è anche il primo podio azzurro di giornata, grazie a un incontro di grande intelligenza tattica contro Alisa Buchinger. Dopo essersi portata in vantaggio con uno yuko, una tecnica di braccio, l’atleta pugliese difende l’1-0 fino a fine incontro, chiudendo ogni spazio all’austriaca. La seconda medaglia la conquista Busà. Il “Gorilla” avolese si trova ad affrontare l’azero Rafael Aghayev, in quello che è il nuovo capitolo della sfida infinita tra i due fuoriclasse. Al contrario dello scorso anno, a prevalere è proprio l’italiano: dopo una lunga fase di studio, l’azero perde la guerra di nervi, passa all’attacco e Busà ne approfitta per affondare con uno yuko che risulterà decisivo. Sale sul podio anche Mattia Busato, uno degli europei più forti del kata. In finale è scontro di kata Sansai con il francese Enzo Montarello, che porta il suo stesso programma. Il più preciso ed energico è proprio l’italiano che vince 26.86 a 24.54 e conquista la medaglia.

Nel pomeriggio è ancora Semeraro a regalare un podio all’Italia. Questa volta, però, non è da sola. Assieme a lei ci sono Laura Pasqua, Lorena Busà e Clio Ferracuti. Nella finale per il terzo posto, le ragazze della squadra di kumite affrontano e dominano la Croazia. Alle azzurre bastano gli incontri di Pasqua, che vince 5-0, e Semeraro, successo per 8-3, per prevalere. Terminano qui le vittorie italiane nelle finali, ma non le medaglie. Gli ultimi due a scendere sul tatami sono Bottaro e Crescenzo, entrambi in lotta per il titolo continentale. Dopo l’argento dell’anno scorso e i due bronzi nelle prime tappe della Premier League 2019, Bottaro ha l’occasione per mettersi al collo un oro. Ma di fronte a lei c’è la fuoriclasse Sandra Sanchez Jaime. L’italiana offre una grande prestazione, ma non basta per superare la spagnola che vince 28.2 a 27.0. Ancora più vicino al titolo va Crescenzo, campione del mondo in carica della -60 kg di kumite, sconfitto da Evgeny Plakhutin. Il russo mette a segno il primo colpo e conquista anche lo senshu, il vantaggio assegnato a chi sblocca il punteggio, mentre l’italiano combatte in maniera nervosa e inefficace.  A tre secondi dalla fine Crescenzo pareggia, ma nell’ultimo assalto non riesce a trovare l’affondo giusto per ribaltare l’incontro.

Nicola Petricca

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