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Karate, Premier League: l’Italia chiude l’anno con tre medaglie a Madrid

Chiusura di stagione dal sapore agrodolce per i karateka italiani che nella tappa conclusiva di Premier League conquistano tre medaglie, ma vincono solo una delle sei finali disputate a Madrid, per altro una ‘finalina’ per il terzo posto. Due argenti e un bronzo sono il bottino con cui gli azzurri tornano dall’appuntamento spagnolo, il più affollato della stagione (circa 800 i partecipanti, di cui 49 italiani), anche perché ultima occasione dell’anno per accumulare punti utili per la qualificazione alle Olimpiadi 2020. Sono del terzetto Gallo-Iodice-Panagia nel kata maschile a squadre, il combattimento simulato, e di Silvia Semeraro nella categoria -68 kg di kumite femminile, il combattimento vero e proprio, i due secondi posti. Poca storia in entrambe le sfide, con i ragazzi del kata che eseguono un bel ‘Kanku sho’, ma cedono l’oro a un’ottima Turchia che vince di quasi un punto, mentre Semeraro non riesce mai a trovare spazi contro la fuoriclasse azera Irina Zaretska, che s’impone per 2-0 grazie a due yuko, tecniche di braccio. È il capitano Luigi Busà l’unico a vincere una finale, anche se per il terzo posto, battendo 3-2 Ali Asghar Asiabari nella -75 kg. Il Gorilla azzurro è bravissimo a infilare un mawashi chudan, tecnica di gamba, sfruttando un indecisione dell’iraniano che abbassa la guardia in attesa dello stop dell’arbitro, per poi affondare con uno yuko e contenere il tentativo di rientro dell’avversario.

Si chiude con una beffa il 2019 di Clio Ferracuti, battuta per 1-0 da Maria Torres Garcia nella finale per il bronzo della +68 kg di kumite. L’azzurra va subito sotto nel punteggio, subendo un rapido yuko dell’avversaria e rincorrendo per tutto l’incontro, fino a trovare il mawashi che la porta sul 3-1, sfruttando un cambio di guardia della spagnola. O, meglio, che la porterebbe. Dalle immagini il colpo sembra andare a bersaglio ed quello che anche due dei cinque arbitri vedono, ma i giudici addetti alla Video review, chiamata dall’allenatore italiano, non sono dello stesso parere e non assegnano il punto. Clio non riesce a trovare varchi e deve cedere il passo all’avversaria. Vicinissima al bronzo anche Viviana Bottaro che, come accaduto in cinque delle altre sei tappe di quest’anno, apre le sfide della domenica gareggiando nella finale per il 3°-5° posto del kata femminile. L’azzurra è eccezionale, come sempre, nell’esecuzione del kata ‘Suparinpei’, ma ancora di più lo è nel ‘Papuren’ la giapponese Hikaru Ono che, per soli otto centesimi di punto, le soffia il bronzo. Ottima anche la prova dell’altro terzetto maschile in gara nel kata, composto da Barreca-Salvatori-Sperati che con un bell”Anan’ superano i 25 punti di valutazione ma non riescono a battere il trio marocchino e mancano di mezzo punto l’appuntamento con la prima medaglia in Premier League.

Nicola Petricca

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