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Football americano, Seamen ancora campioni

La dinastia prosegue. I Seamen battono i Guelfi 62-28 nella finale scudetto e sono ancora una volta campioni d’Italia di football americano, la terza consecutiva. Troppo forti i milanesi, per i fiorentini, che hanno comunque messo in seria difficoltà gli avversari per almeno metà partita. Impossibile, però, contrastare una squadra con un roster così completo e profondo in cui un lanciatore eccezionale come Luke Zahradka, mvp dell’Italian Bowl, ha a disposizione un’infinita scelta di attaccanti da servire. Ancora più difficile diventa quando la fase offensiva è incentrata quasi totalmente su un unico giocatore, seppur fenomenale come Sylas Nacita: lo statunitense, uscito stremato, ha dato tutto, realizzando tre dei quattro touchdown dei toscani e servendo il passaggio smarcante per il quarto. Paradossalmente, e ingiustamente, l’errore decisivo è stato proprio dello stesso Nacita che nell’ultimo quarto ha regalato a Milano il turnover che ha chiuso la partita. Ha vinto la squadra più forte, la corazzata Seamen, che ha conquistato cinque degli ultimi sette titoli italiani. Non ha però sfigurato la formazione più sorprendente del campionato, i Guelfi, che su questa annata potranno costruire un grande futuro.

È un quarto iniziale ricco di punti, con le squadre che sfruttano tutti e cinque i drive dei primi 12 minuti. Sbloccano il punteggio i Seamen: a poche yards dalla end zone, Zahradka lancia sul lato destro Gianluca Santagostino che completa il passaggio agguantando la palla in mezzo al traffico e porta avanti Milano. A metà primo quarto Nacita riavvicina i Guelfi, saltando mezza difesa avversaria con un taglio, palla in mano, dal centro verso l’esterno, fino alla end zone. Con 3’15” da giocare, i Seamen marcano ancora con uno sfondamento centrale del runningback Antonio Raffaele, ma basta meno di un minuto ai Guelfi per rispondere. Nacita finta l’avanzamento, poi arretra ed effettua un passaggio a scavalcare la difesa avversaria che trova Steve Franco per il touchdown del 12-14. Lo stesso statunitense realizza la trasformazione da due punti, ma sul finale di quarto Milano si riporta avanti con un field goal realizzato da Di Tunisi.

Più bloccato il secondo periodo che comincia con un turnover dei Guelfi causato da un lancio sbagliato di Lynx Hawthorne. A metà quarto si ripete l’azione del secondo touchdown milanese, con Raffaele che sfrutta il buco centrale aperto dal blocco di Andrea Scola per segnare ancora. I Guelfi rispondono quando mancano tre minuti all’intervallo, sempre grazie a un taglio palla in mano di Nacita, dal centro verso l’esterno fino alla end zone. Prima dell’intervallo Di Tunisi colpisce con un altro field goal e porta il risultato sul 27-21.

Al rientro dagli spogliatoi, i Seamen sono ancora più cinici in attacco e, cosa fondamentale, stringono le maglie della difesa. Dopo tre minuti Nacita arriva vicinissimo alla end zone, ma i lombardi lo bloccano e stavolta i Guelfi non sfondano, sbagliando anche un field goal con Francesco Camorani. Al cambio di possesso, Milano colpisce grazie a una corsa di Danilo Bonaparte, imbeccato dal solito Zahradka con un passaggio tagliato verso destra, completato in end zone. Firenze, in confusione totale, prova a reagire con un altro touchdown di Nocita, sempre al termine di una lunga corsa, ma il giocatore statunitense viene colpito da crampi e, di fatto, la partita dei Guelfi termina qui nonostante il numero 2 resti in campi. L’ultima marcatura del periodo è ancora dei Seamen: questa volta ad arrivare in end zone è Xavier Mitchell, fin lì assente ingiustificato.

Il quarto conclusivo è un assolo dei milanesi che realizzano 22 punti senza concederne agli avversari. La stanchezza di Nacita emerge dopo 10 secondi, con lo statunitense che perde palla e regala il pallone ai Seamen. Da metà campo Zaharadka cerca e trova in profondità Andrea Fiammenghi che arriva in end zone. A 3′ dal termine, Mitchell riceve palla completamente smarcato sul lato sinistro e torna a marcare. Nervosi e scoraggiati, i Guelfi sono ormai fuori dalla partita e un altro fumble regala la palla a Marco Aletti che evita il placcaggio di Nacita, mai domo, e raggiunge l’end zone. L’ultimo punto è ancora di Stefano Di Tunisi, mvp dello scorso anno, che chiude l’incontro con il 100% al calcio, tra field goal e trasformazioni.

Nicola Petricca

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