Tutto come previsto: i Seamen Milano, imbattuti in stagione e campioni d’Italia in carica, sconfiggono 28-14 i Giants Bolzano e si aggiudicano il XXXVIII Italian Bowl. La qualità e, soprattutto, la profondità della rosa di Milano si sono rivelate un ostacolo impossibile da superare per Bolzano che ha comunque reso più combattuto di quanto si potesse pensare l’incontro. È durata solo un tempo la partita all’attacco dei Giants: una sfuriata lunga dodici minuti che ha portato a due touchdown e all’illusione di poter scalzare dal trono i campioni. È durata solo un tempo anche la sbandata dei Seamen che, con la solita magistrale parte centrale di partita hanno ribaltato il risultato e si sono assicurati il quarto scudetto della propria storia.
Avvio di partita davvero difficile per i Seamen che si trovano in svantaggio dopo meno di un minuto. Un fumble di Xavier Mitchell, ricevitore di Milano, porta a un intercetto e al cambio di possesso palla vicino all’end zone dei lombardi che il quarterback dei Giants, Rodney Brown, sfrutta al meglio trovando Marco Bonacci per il touchdown. Milano si riporta sotto grazie a un field goal di Stefano Di Tunisi, implacabile al calcio, ma subisce un altro touchdown, realizzato da Mark Simone. Nel secondo quarto Luke Zahradka, quarterback dei Seamen, comincia ad alzare il livello del gioco e, al 9′, dopo alcuni minuti di stallo, trova Danilo Bonaparte per il primo touchdown. Nuovamente vicini a segnare anche i Giants, ma i loro attacchi vengono bloccati a pochi metri dall’end zone dalla difesa avversaria che non commetterà più errori fino a fine partita.
Al rientro in campo dopo lo spettacolo dell’intervallo sono ancora i Seamen a condurre il gioco e l’inerzia della partita cambia definitivamente dopo il touchdown del sorpasso che arriva al 3′: Milano conquista un possesso al limite dell’end zone avversaria, Zahradka parte palla alla mano, invece di lanciare, e segna il 17-14. Brown comincia a perdere il controllo del gioco, il quarterback avversario prende il sopravvento e i Seamen vanno vicini a segnare per la terza volta quando un touchdown di Bonaparte viene annullato per un’infrazione. Ci pensa però Di Tunisi, con un altro field goal, ad aumentare il vantaggio portando il risultato sul 21-14. Con la stella Mitchell in ombra, anche a causa di un attacco influenzale avuto in settimana, è ancora Zahradka a rendersi protagonista. Il quarterback, cresciuto progressivamente durante l’incontro, prende palla e corre nuovamente in end zone per realizzare il touchdown del 28-14. Nonostante i tentativi di Bolzano, il punteggio non cambia più e Milano si aggiudica il secondo Italian Bowl consecutivo.
Nicola Petricca