Con uno scatto da specialista della velocità, Jolien D’Hoore (Mitchelton Scott) vince la terza tappa del Giro Rosa, la più importante corsa di ciclismo femminile al mondo, davanti a Kirsten Wild (Wiggle High 5) e Alexis Ryan (Canyon SRAM). Per la belga è il terzo successo nel 2018 dopo quelli nella prima giornata dell’OVO Tour e nella Brugge – De Panne, il secondo in una tappa del Giro Rosa dopo quella dell’anno scorso ad Occhiobello. Una vittoria che interrompe il dominio dei Paesi Bassi sulla corsa nonostante il tentativo della Wild di bissare la vittoria della seconda tappa. Non è più olandese neanche la maglia rosa che passa dalle spalle di Lucinda Brand (Team Sunweb), ora seconda, a quelle della compagna di squadra canadese Leah Kirchmann. Vicine al podio, tutto straniero, tante italiane: la migliore è stata Giorgia Bronzini, quinta, dopo il secondo posto di ieri. Bene anche Barbara Guarischi e Chiara Consonni, sorella di Simone della UAE Emirates, che hanno chiuso settima e nona.
A fare la differenza, dopo una gara completamente in piano, divisa in un circuito di otto giri, la caduta a cinque chilometri dall’arrivo, proprio quando il gruppo stava riprendendo le fuggitive di giornata: Sara Penton, Chiara Perini e Carmela Cipriani. Un incidente che ha diviso in due il gruppo e solo chi è rimasta davanti si è giocata tutto nella volata finale dove la D’Hoore è stata più veloce delle avversarie, vincendo addirittura con un paio di metri di vantaggio. Un’azione tutta di potenza, forse iniziata con troppo anticipo, come ha spiegato la belga a fine gara, ma sicuramente efficace. Per la quarta tappa del Giro Rosa si torna moderatamente a salire: 109 chilometri con partenza e arrivo a Piacenza passando per Rivergaro, piccolo comune a 360 metri sul livello del mare. Qui ci sarà l’unico gran premio della montagna di giornata dove le fuggitive proveranno a guadagnare margine per evitare il probabile arrivo in volata.