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Calcio, Serie D: l’Avellino conquista lo Scudetto

ROMA – Festa biancoverde a Perugia. L’Avellino batte 3-1 ai calci di rigore il Lecco e conquista lo Scudetto della Serie D al termine di una stagione indimenticabile per gli Irpini. Capaci di rimontare da -10 il Lanusei nel girone G, vincere lo spareggio per la Serie C ed eliminare il Bari nella poule per il titolo, i biancoverdi hanno concluso in bellezza alzando la Coppa sul prato del Curi. Una cavalcata partita al passo, dopo la mancata iscrizione in Serie B, e chiusa al galoppo con una striscia impressionante di 14 vittorie consecutive, fermata solo dal pareggio della finale Scudetto.

Nella sfida contro il Lecco, bloccata nel primo tempo, più divertente nella ripresa, la squadra di Bucaro è stata brava a reagire immediatamente al vantaggio segnato dal solito Capogna, bomber dei lombardi con 20 gol in stagione. Quattro minuti dopo la zampata dell’attaccante bluceleste, Morero ha battuto di testa Safarikas per il definitivo 1-1. Un gol simbolico per il capitano dell’Avellino, l’unico a essere rimasto dopo la doppia retrocessione, protagonista anche dal dischetto con il primo rigore della serie per il titolo. Ai biancoverdi sono bastate la sua rete e quella di Di Paolantonio per conquistare il trofeo grazie al disastroso zero su quattro del Lecco con due pali (Segato e Lisai), una parata di Lagomarsini (Pedrocchi) e una traversa (Fall). Errori e sfortuna che lasciano a mani vuote i lombardi, autori comunque di una grande stagione, coronata dal ritorno tra i professionisti.     

La partita

Solito 433 per il Lecco di Gaburro che fa quattro cambi rispetto alla semifinale vinta con il Cesena: fuori Merli Sala, Samake, Dragoni e Lisai dentro Carboni, Ruiu, Segato e Silvestro. Meno stravolgimenti per Bucaro che recupera capitan Morero e inserisce Matute e Carbonelli per Buono e De Vena.  Dopo meno di due minuti l’Avellino va vicino al vantaggio: scatto di Alfageme che controlla il pallone e appoggia per De Vena, bravo a seguire l’azione, meno a concludere. La risposta del Lecco è nel sinistro di D’Anna su punizione di Segato ma il tiro al volo dell’esterno pugliese finisce tra le braccia di Lagomarsini. L’occasione dà coraggio ai lombardi che nei minuti successivi mettono in difficoltà la difesa campana con punizioni e angoli. Al 18’ è però l’Avellino ad andare vicino al vantaggio con De Vena fermato solo dall’uscita di Safarikas, bravo a coprire lo specchio all’attaccante avversario. Con il passare dei minuti il primo caldo di stagione si fa sentire e il ritmo cala. Le occasioni migliori sono per Capogna ma il centravanti del Lecco prima calcia al lato con il destro, poi alza il pallone sopra la traversa di testa. Al 33’ Parisi, terzino sinistro dell’Avellino, salta due avversari e di potenza prova a battere Safarikas senza centrare lo specchio della porta.

Nella ripresa, dopo cinque minuti senza particolari emozioni, il Lecco va vicino al vantaggio sempre su calcio d’angolo di Segato: cross tagliato in area piccola che sfugge a Lagomarsini ma Betti rinvia prima che un giocatore del Lecco possa intervenire. Passano un paio di minuti e i lombardi segnano l’1-0 grazie al ventesimo centro in stagione di Capogna, un facile tap in su cross basso di D’anna. Sotto di un gol l’Avellino accelera e al 59’ pareggia grazie a capitan Morero che di testa piazza il pallone sul secondo palo con una traiettoria imprendibile per Safarikas. Dopo l’1-1 dei campani le squadre cercano di rischiare il meno possibile e le occasioni da gol diminuiscono. Al 70’ Capogna non aggancia di poco un bel lancio in profondità e due minuti più tardi è Tribuzzi, dall’altra parte del campo, a impegnare Safarikas con un diagonale respinto dal portiere greco. Falli, fuorigioco e azioni spezzettate si susseguono nel finale di partita fino al triplice fischio. Dal dischetto l’Avellino sbaglia poco, il Lecco sbaglia tutto: lo Scudetto va in Campania.

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