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Ciclismo, Adriatica Ionica Race: Fortunato cerca il bis nella quarta edizione

Ivan Ramiro Sosa, Mark Padun, Lorenzo Fortunato. Sono questi i vincitori delle prime tre edizioni disputate dell’Adriatica Ionica Race, corsa ideata da Moreno Argentin. La quarta partirà il 4 quattro giugno, da Tarvisio, e per sapere chi aggiungerà il proprio nome all’Albo d’oro della gara bisognerà aspettare cinque giornate, con altrettante appassionanti tappe lungo dorsale orientale italiana, attraverso Friuli – Venezia Giulia, Veneto, Emilia – Romagna e Marche. Diverse le salite impegnative inserite nei tracciati proposti, tra cui la Cima del Grappa, vetta regina della corsa, ma ci saranno anche gli Appennini. L’intera competizione andrà in streaming sui canali PMGSport.

Le tappe. Il via alla sarà a Tarvisio (UD), per una tappa di 189,4 km, la più lunga delle cinque, con arrivo a Monfalcone (GO). Dopo una partenza in discesa e alcuni saliscendi, i corridori affronteranno il GPM di San Michele del Carso e, una volta scollinato, e non troveranno più difficoltà fino al traguardo. Da Castelfranco Veneto (TV) alla Cima Grappa (TV) andrà la seconda tappa (157,8 km), che non vedrà insidie fino alle fasi finali, quando, a Capuo, comincerà l’impegnativa ascesa conclusiva di 28,5 km. Ancora più breve, ma molto intensa, la terza giornata: 137,2 i km di tracciato, da Ferrara a Brisighella (RA), con una serie di saliscendi e un circuito a caratterizzarne la parte finale. Gli ultimi due giorni si svolgeranno nelle Marche, alternando una tappa sul mare a una di montagna, sui Sibillini. La prima, di 159,8 km, andrà da Fano (PU) a Sirolo (AN). Anche qui ci sarà un circuito finale, nella riviera del Conero, con un saliscendi da non sottovalutare e uno strappo al 17% di pendenza, prima del traguardo. La tappa conclusiva (151,1 km) presenta un arrivo adatto alla volata, con due giri da percorrere lungo un anello attorno ad Ascoli Piceno, ma preceduto da una continua alternanza di salite e discese, a cominciare a da quella iniziale tra Castelraimondo (MC) e Camerino.

I favoriti. Solo una formazione World Tour al via: è l’Astana Qazaqstan, che sarà capitanata da Sebastian Henao e Vincenzo Nibali. Lo Squalo, dopo aver annunciato al Giro d’Italia, poi chiuso con uno straordinario quarto posto, che quello in corso sarà il suo ultimo anno di carriera, non avrà motivi per trattenersi e quindi sarà uno dei candidati alla vittoria finale. Vittoria che contenderà un’altra volta anche Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), pronto a cercare il bis, dopo il 2021, tra le vette dell’Adriatica Ionica Race. Diversi i reduci dal Giro d’Italia, alcuni dei quali hanno ben figurato e potrebbero spingere i propri capitani, o se stessi, nella corsa. Tra loro, Eduardo Sepulveda (Drone Hopper-Androni Giocattoli), in grado di rientrare nel gruppo dei favoriti, così come Giovanni Carboni e Christian Scaroni, in gara con la Nazionale italiana. Da tenere d’occhio anche alcuni degli spagnoli partecipanti, come Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), Francisco Galvan e Carlos Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma). Infine, si rivedrà anche l’eterno Davide Rebellin (Work Service Vitalcare), tornato in gara a 50 al Giro dell’Appennino, con un 19° posto.

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