Una partita da squali. La coppia brasiliana ha stracciato 18 a 6 quella italiana grazie ad alcune giocate straordinarie. Anderson ha sfoggiato in ogni versione possibile lo “Shark attack”, il suo marchio di fabbrica, un colpo quasi indifendibile con cui riesce a calciare la palla con la pianta del piede da sopra la rete. Palle corte, palle lunghe, palle angolate, ad Anderson è riuscito tutto, assistito anche dal perfetto lavoro del gregario Tatà autore di alzate, difese e ricezioni.
Dall’altra parte della rete Mazzieri e Iacopucci hanno fatto il possibile per impegnare i due fenomeni brasiliani. Lo stesso Iacopucci ha sorpreso gli avversari con lo “Shark attack” e meritandosi gli applausi dei brasiliani. Il problema è che, contro una coppia così forte, non è facile mantenere un’adeguata tensione mentale e fisica e il break di nove punti subito nella parte cruciale del set lo dimostra. Fare di più del 18-6 finale, però, era difficile.