“Zaniolo? Dovevamo picchiarlo”: ultim’ora, l’ex compagno confessa tutto | Spunta la verità mai detta prima

“Zaniolo? Dovevamo picchiarlo”: ultim’ora, l’ex compagno confessa tutto | Spunta la verità mai detta prima

Zaniolo - Lapresse - pmgsport.it

Un ex compagno rompe il silenzio su Nicolò Zaniolo: svelato un retroscena di cui nessuno sapeva nulla. Ecco le sue parole

Negli ultimi anni il nome di Nicolò Zaniolo è diventato sinonimo di talento, infortuni, cambi di maglia e discussioni infinite. Ma dietro le etichette c’è anche il ricordo di chi con lui ha condiviso lo spogliatoio, gli allenamenti, le prime partite importanti.

Ed è proprio da lì che arriva una testimonianza inedita, capace di raccontare un volto diverso del giocatore, lontano dalle semplificazioni dei social.

Si tratta di un ex capitano che ha vissuto con Zaniolo l’ultima stagione della propria carriera in giallorosso, quando il ragazzo stava esplodendo sulla scena.

Oggi allena in Serie A, ma non ha dimenticato quei mesi di lavoro fianco a fianco, tra strappi in allenamento e aspettative altissime. E, a poche ore da una nuova sfida incrociata, ha scelto di raccontare pubblicamente cosa vede ancora nel talento classe ’99: pregi, limiti, ma soprattutto un potenziale che per lui è tutt’altro che esaurito.

De Rossi rompe il silenzio e racconta lo “spogliatoio Zaniolo”

A parlare è Daniele De Rossi, oggi allenatore del Genoa e compagno di Zaniolo nella stagione 2018/2019, l’ultima della sua carriera alla Roma. Intervistato in conferenza stampa e ripreso da Tuttomercatoweb, De Rossi ha spiegato che per lui Zaniolo ha fatto la scelta giusta andando in una sorta di “isola felice”, un ambiente serio dove conta solo il lavoro sul campo e dove può tornare stabilmente ai suoi livelli. Fisicamente, ha sottolineato, è “un animale”, una “bestia” paragonabile per impatto atletico ai giocatori più esplosivi del nostro campionato.

Poi arriva il passaggio più forte, quello che fa capire quanto il giudizio sia prima di tutto umano. Parlando del talento e del carattere di Zaniolo, De Rossi ha detto testualmente: «Ha potenzialità pazzesche, è un bravissimo ragazzo, umile: ogni tanto dovevamo picchiarlo in allenamento perché era troppo forte». Dentro quella frase c’è tutto: la consapevolezza del livello tecnico, l’affetto da ex compagno e il ricordo di un ragazzo che in allenamento andava sempre a tremila, al punto da costringere i “vecchi” del gruppo a usare le maniere forti per tenerlo a bada.

De Rossi (Fonte LaPresse) - Pmgsport.it
De Rossi (Fonte LaPresse) – Pmgsport.it

Carriera, infortuni e speranze: il messaggio dell’ex capitano

Nelle parole raccolte da Tuttomercatoweb, De Rossi non nasconde che la carriera di Zaniolo abbia preso strade più tortuose di quanto tutti immaginassero ai tempi della Roma: parla di percorsi che si incrociano, di segmenti che si perdono, di un giocatore che sembrava lanciato verso una traiettoria diversa prima degli infortuni alle ginocchia. Ma sottolinea anche che quella rincorsa, oggi, per lui è ricominciata: il talento non si è esaurito, ha solo bisogno di trovare continuità nel contesto giusto.

Alla fine, l’ex capitano si concede anche una battuta da vecchio compagno, chiedendo in sostanza che lunedì Zaniolo “stia buono” contro la sua squadra, pur augurandogli di tornare il giocatore che tutti avevano pronosticato quando arrivò a Roma. È il doppio registro di De Rossi: da una parte l’allenatore che pensa al campo e alla partita, dall’altra l’uomo che continua a tifare per il ragazzo visto crescere a Trigoria. E in quell’incrocio tra affetto e competitività, le sue frasi su Zaniolo diventano la fotografia più sincera di un rapporto nato nello spogliatoio e mai davvero interrotto.