Una buona prestazione di squadra e un grandioso traguardo per uno degli atleti azzurri di punta. È arduo scegliere da quale notizia partire, quando ne arrivano di così positive, ma è sempre una dolce difficoltà: l’Italia del karate si giocherà oggi altre sei medaglie di Premier League, nella seconda tappa, mentre Angelo Crescenzo ha finalmente la certezza della qualificazione per le Olimpiadi. Un accesso più complicato e sudato del previsto, in quanto, a causa della pandemia, l’anno scorso la World Karate Federation aveva dichiarato chiusi e congelati i ranking di qualificazione prima del tempo, con il campione del mondo che risultava tra i migliori quattro della categoria -60 kg di kumite (il combattimento), per poi riaprirli, nel 2021, dopo la posticipazione di Tokyo 2020. Crescenzo però non si è scomposto e, alla prima occasione utile, ha messo da parte i punti necessari per blindare il proprio posto in classifica e prendersi le Olimpiadi, oltre a una finale per il bronzo, che disputerà questa mattina, a Lisbona, contro l’egiziano Karime Aboeitta.
Assieme a lui, altri cinque italiani scenderanno sul tatami, nelle finali della seconda tappa di Premier League. Anzi, per la precisione saranno nove, perché l’Italia contenderà quattro medaglie individuali e due a squadre. Si partirà proprio da Crescenzo, seguito da una doppia finale nella -55 kg di kumite femminile, dove, oltre alla fuoriclasse Sara Cardin, che affronterà la tedesca Jana Messerschmidt, ci sarà la novità Veronica Brunori, che, dopo un lungo stop, tornerà a giocarsi una medaglia importante sfidando la turca Tuba Yakan. Ad aprire le gare azzurre del pomeriggio, quelle per l’oro, sarà ancora una volta il capitano Luigi Busà, che prosegue il proprio straordinario momento di forma e si giocherà la seconda vittoria di tappa consecutiva, nella -75 kg di kumite, affrontando l’iraniano Bahman Asgari Ghoncheh. Saranno altre due sfide con gli italiani per protagonisti a chiudere l’evento, entrambe nel kata a squadre (il combattimento simulato contro avversari immaginari): il terzetto femminile Casale-D’Onofrio-Pezzetti e quello maschile Gallo-Iodice-Panagia hanno fatto en plein di finali, chissà che non ci regalino anche un pieno di ori.