Ultim’ora, scomparso un ex Nazionale: emorragia cerebrale e decesso improvviso | Aveva poco più di 50 anni

Nastro di lutto (freepick) Pmgsport.it

Nastro di lutto (freepick) Pmgsport.it

Un ex protagonista della nazionale è morto a seguito di un’emorragia cerebrale, lasciando sotto shock tifosi e appassionati.

La notizia è arrivata qualche ora fa, rimbalzando tra media, social e chat di tifosi: un ex giocatore della Nazionale, ancora giovane, è stato stroncato a seguito di un grave malore che l’ha colpito all’interno della propria abitazione. Poche righe, qualche dato anagrafico, il riferimento a una corsa disperata in ospedale: tanto è bastato per far calare il silenzio su un mondo abituato a vivere di risultati, classifiche e polemiche quotidiane.

Parliamo di un ex difensore di esperienza, per anni punto fermo di una squadra di vertice del suo campionato e volto familiare anche sulle scene internazionali. Chi lo ha visto giocare ricorda un calciatore affidabile, generoso, sempre pronto a mettersi al servizio del gruppo; chi lo ha conosciuto dopo il ritiro lo descriveva come un uomo rimasto vicino al calcio, tra panchine, consigli e presenza costante negli ambienti che lo avevano lanciato. Proprio per questo la notizia della sua scomparsa ha colpito così forte: in molti lo consideravano ancora nel pieno della vita.

Nelle prime ricostruzioni si parla di un malore violentissimo, di un’emorragia cerebrale arrivata senza preavviso, delle ore di angoscia vissute dalla famiglia e dagli amici più stretti. Solo dopo, con il passare dei minuti, sono emersi i dettagli sulle ultime ore dell’ex Nazionale e sul legame fortissimo che lo univa al movimento calcistico del suo Paese.

Chi era l’ex difensore della Nazionale scomparso a 54 anni

Il protagonista di questa tragedia è Glen De Boeck, ex difensore della Nazionale belga, morto all’età di 54 anni. Lo scorso venerdì, nella sua casa di Anversa, è stato colpito da una grave emorragia cerebrale e ricoverato in condizioni critiche; dopo tre giorni di coma profondo, il suo cuore ha smesso di battere. Per il calcio del Belgio si tratta di una perdita pesantissima, che ha riportato alla memoria gli anni in cui De Boeck era un punto di riferimento in campo.

Storico pilastro dell’Anderlecht, con cui ha collezionato oltre 280 presenze e vinto diversi titoli nazionali, De Boeck è stato uno dei difensori più affidabili della sua generazione. Con la maglia dei Diavoli Rossi ha totalizzato 36 presenze, partecipando ai Mondiali del 1998 e del 2002 e lasciando il segno anche con un gol rimasto famoso, quello alla Francia nello Stade de France in un’amichevole del 2002. Dopo il ritiro, aveva intrapreso la carriera in panchina, guidando vari club tra Belgio e Paesi Bassi e restando così legato al suo ambiente naturale, il campo.

Glen De Boeck – Fonte X – pmgsport.it

Il lutto del calcio belga e l’eredità umana lasciata da De Boeck

In queste ore la federcalcio e i suoi ex club hanno ricordato De Boeck come un giocatore intelligente, serio e dotato di una mentalità esemplare: qualità che lo avevano reso un leader silenzioso nello spogliatoio e un punto fermo per allenatori e compagni. Nel percorso in panchina, da vice e poi da tecnico di prima linea, aveva provato a trasmettere la stessa cultura del lavoro e dello sacrificio che lo aveva accompagnato per tutta la carriera, accettando sfide anche in club alle prese con situazioni difficili.

Sui social, tifosi e addetti ai lavori stanno condividendo ricordi, foto e aneddoti: c’è chi rievoca le sue marcature sui centravanti più temuti d’Europa, chi un incontro casuale fuori dallo stadio, chi la disponibilità a fermarsi sempre per un autografo o una parola gentile. Dietro i numeri, restano l’immagine di un professionista serio e di un uomo rispettato in tutto l’ambiente. La sua morte improvvisa, a poco più di cinquant’anni, è un promemoria doloroso di quanto siano fragili anche le carriere più solide e di come, a volte, il destino colpisca senza lasciare il tempo nemmeno di una vera ultima partita.