Terremoto Como, Fabregas risponde alle accuse: “Questa gente non capisce niente” | Furia totale in conferenza stampa
Fabregas - Lapresse - pmgsport.it
Una critica si è trasformata in scintilla: Fabregas non ha lasciato correre e in conferenza ha alzato il livello dello scontro.
Non è una semplice schermaglia da vigilia: a Como si è aperto un fronte che tocca orgoglio, identità e modo di stare in campo. Nelle ultime ore, attorno al lavoro di Cesc Fabregas si è acceso un dibattito che va oltre la singola partita: parole pesanti, interpretazioni opposte e un giudizio esterno che il tecnico considera ingiusto e, soprattutto, superficiale.
Il clima si è fatto elettrico perché la polemica non riguarda un episodio isolato, ma la percezione del progetto: c’è chi parla di atteggiamento, chi di scelte tecniche, chi di “modo di porsi”. E quando un’etichetta si appiccica addosso, rischia di diventare più rumorosa del campo. Da qui la sensazione di una frattura: il Como vuole essere giudicato per ciò che costruisce, non per come viene raccontato da fuori.
La risposta, però, non è arrivata con una nota o con una battuta. È arrivata nel luogo più diretto: la conferenza stampa. Lì Fabregas ha scelto di affrontare il tema a viso aperto, lasciando intendere che certi commenti non sono solo fastidiosi: per lui minano la comprensione del lavoro quotidiano e del percorso che sta provando a imprimere alla squadra.
Da dove nasce la polemica
Il caso esplode dopo un articolo critico della Gazzetta dello Sport, che ha accusato il Como di mancare di umiltà e ha definito “arrogante” l’atteggiamento attribuito al tecnico e alla squadra. Il riferimento, come riportato da Tuttomercatoweb, è legato al pesante 4-0 incassato a San Siro contro l’Inter e a una frase di Fabregas nel post partita, interpretata come un segnale di distanza dalla realtà del campo. È su questo punto che lo spagnolo decide di intervenire senza mezze misure.
In conferenza, alla vigilia della sfida contro la Roma, Fabregas fa capire subito che si aspettava la tempesta: “Sapevo che sarebbe successo”. Poi ribalta il discorso: spiega di aver guardato dati fisici e parametri di gara, sostenendo che l’avversario abbia spinto forte anche sul piano dell’intensità e che la competizione stia crescendo. Quindi arriva la stoccata più dura: “Questa gente che parla di arroganza non capisce niente di quello che si sta facendo qua a Como”.

L’identità rivendicata e la frecciata sul mercato
Nel merito, Fabregas respinge l’etichetta con irritazione e insiste su un concetto: vuole costruire un’identità riconoscibile, portare la squadra a giocarsela anche nei palcoscenici più complicati e non rinunciare alla propria idea. Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, il tecnico sottolinea che la critica “arrogante o meno” non tocca il cuore del problema: per lui è più significativo vedere una squadra giovane che prova a giocare, piuttosto che un gruppo che si limita a difendere e basta, senza ambizione.
La conferenza si chiude con un passaggio ancora più spigoloso, legato ai giudizi sugli investimenti. Fabregas cita i nomi di Addai e Jesus e contesta i numeri che circolano, chiarendo che non si può pretendere un verdetto immediato su ragazzi con poche partite tra i professionisti. E manda un messaggio netto a chi commenta da lontano: i ragionamenti “fuori da Como”, per lui, vanno presi con le pinze. Tutto il botta e risposta, accuse comprese e replica del tecnico, è riportato da Tuttomercatoweb.
