Serie A, il “nuovo Totti” gioca in Italia | Una Leggenda lo ha incoronato: davanti a lui un futuro roseo
Totti - Lapresse - pmgsport.it
In Serie A spunta il “nuovo Totti”: una leggenda del nostro calcio l’ha già incoronato, promettendogli un futuro luminoso.
Quando si pronuncia il nome di Francesco Totti, il pensiero corre subito all’icona che ha segnato un’epoca, non solo per i tifosi della Roma ma per l’intero calcio italiano. Numero dieci totale, fantasista e bomber allo stesso tempo, Totti è diventato nel tempo il punto di riferimento per ogni giovane trequartista che sogna di lasciare il segno in Serie A. Ecco perché ogni volta che qualcuno viene definito “nuovo Totti” la definizione pesa come un macigno.
Negli anni sono stati diversi i talenti accostati a questa etichetta ingombrante, spesso finendo schiacciati dal paragone prima ancora di potersi esprimere davvero. Il carisma, la tecnica, la visione di gioco e quella capacità di decidere le partite con una giocata sono qualità rare, quasi impossibili da replicare in copia e incolla. Eppure, nel campionato italiano sta emergendo un giocatore che ha spinto una figura storica del nostro calcio a sbilanciarsi come raramente accade.
Il segnale che qualcosa stia cambiando arriva proprio da chi conosce bene cosa significhi essere un numero dieci: una leggenda azzurra, protagonista con la maglia della Fiorentina e campione del mondo nel 1982, ha individuato in un giovane talento sbarcato in Italia il profilo che più si avvicina, per caratteristiche, all’eredità tecnica e mentale di Totti. Prima ancora del nome, colpisce la forza dell’investitura: non un semplice complimento, ma un paragone diretto con i più grandi fantasisti della nostra storia recente.
Un paragone pesantissimo: quando una leggenda vede il “nuovo Totti”
Per capire la portata di questa consacrazione, basta ricordare che Totti è stato molto più di un trequartista: è stato il simbolo di una città, di un modo di interpretare il calcio fatto di genialità, istinto e coraggio nelle giocate. Chi viene accostato a lui non deve solo avere un sinistro educato o numeri da fantasia pura, ma anche quella personalità che permette di prendersi responsabilità nelle partite che contano, di accendere lo stadio con una sola giocata. È questo il contesto in cui nasce l’idea di un “nuovo Totti” già presente nei nostri campi.
Il nome che ha acceso il dibattito è quello di Nico Paz, talento del Como, protagonista di un gol spettacolare in rovesciata contro il Sassuolo che ha fatto il giro d’Italia. A incoronarlo è stato Giancarlo Antognoni, ex fuoriclasse della Fiorentina e oggi dirigente dell’Under 21 azzurra, che in un’intervista a La Repubblica ha spiegato come tecnicamente si riveda in Paz, sottolineando la loro similitudine per visione di gioco, forza fisica e capacità di segnare e servire assist.

Nico Paz, il talento del Como che “sembra Totti” e incanta la Serie A
Antognoni non si è fermato a un semplice complimento, ma ha spinto il paragone fino in alto, definendo Nico Paz “bello da vedere” e spiegando che è uno di quei giocatori che generano entusiasmo e rendono speciali tutte le giocate. Arrivato in Italia in un contesto ideale come quello del Como di Fabregas, che predilige calciatori giovani e tecnici, il fantasista viene esaltato da un sistema di gioco che valorizza il suo sinistro raffinato, la sua visione e la capacità di essere al centro della manovra offensiva. Per Antognoni, Paz è “più Totti che Baggio” soprattutto per struttura fisica, un dettaglio che rafforza ulteriormente l’idea di un possibile erede del Dieci giallorosso.
Secondo l’ex campione del mondo, Paz è addirittura il migliore talento che ci sia oggi in Italia, un giudizio che pesa moltissimo se arriva da chi ha rappresentato per anni il ruolo del fantasista nel nostro calcio. In questo intreccio di passato e presente, l’investitura di Antognoni apre scenari affascinanti: “Sembra Totti. Anche un po’ Baggio, ma più Totti, soprattutto per struttura fisica. E’ il migliore che c’è in Italia. Il gioco alla spagnola di Fabregas, che preferisce calciatori tecnici e giovani, lo esalta, premia il suo talento”. Il futuro appare davvero roseo: starà ora al campo confermare se questo giovane talento saprà trasformare un paragone pesantissimo in una storia tutta sua, senza smettere di far sognare chi ama il calcio dei numeri dieci.
