Sergio Ramos, che sorpresa | L’ex Real a un passo dal ritorno: il suo obiettivo sono i Mondiali
Ramos - Lapresse - pmgsport.it
Sergio Ramos, che sorpresa: l’ex bandiera del Real Madrid è pronto per un ritorno lampo in Europa, con un obiettivo preciso in testa, giocare il prossimo Mondiale.
Per molti tifosi il nome Sergio Ramos è sinonimo di notti di Champions, finali decise all’ultimo minuto e leadership assoluta. Dopo aver scritto la storia con il Real Madrid, alzando trofei in serie tra Liga, Coppa del Mondo e Europei con la Spagna, il difensore andaluso sembrava aver imboccato il viale del tramonto tra PSG e ritorno al Siviglia, prima dell’ultima, sorprendente pagina in Liga MX, con il Monterrey.
Proprio la scelta di trasferirsi in Messico, a quasi quarant’anni, era stata letta da molti come l’ultimo grande contratto della carriera, un modo per allontanarsi dai riflettori del calcio europeo restando comunque protagonista. Invece, l’ennesimo colpo di scena: Ramos non pensa affatto al ritiro e sta pianificando un ritorno immediato in Europa, convinto di poter ancora incidere ad altissimo livello e di poter rientrare nel giro della Nazionale spagnola in vista del prossimo Mondiale.
La parentesi con i Rayados de Monterrey non è stata un semplice esilio dorato: il difensore ha portato esperienza, carisma e anche gol, confermando di essere ancora un fattore in area avversaria. Ma, secondo le ultime indicazioni, il legame con il club messicano è arrivato a un bivio: il contratto va verso la scadenza, le sirene europee ricominciano a farsi sentire e le ambizioni personali di Ramos vanno ben oltre una comoda chiusura di carriera a migliaia di chilometri da casa.
L’avventura in Messico verso la fine: Ramos guarda di nuovo all’Europa
Il dato da cui partire è semplice: nonostante un bilancio positivo in campo, con sette gol in 30 partite e un grande impatto mediatico sulla tifoseria del Monterrey, l’ex capitano della Roja è pronto a dire addio alla Liga MX. In scadenza di contratto, Ramos avrebbe già fatto sapere di preferire un rientro in Europa, possibilmente in Spagna o comunque in un campionato di primissima fascia, dove il livello di competitività sia più vicino a quello a cui è abituato da tutta la vita.
Alla base della scelta ci sarebbero due motivazioni principali. La prima è familiare: riportare moglie e figli in un contesto più vicino allo stile di vita spagnolo, dopo la parentesi oltreoceano. La seconda è tutta sportiva e riguarda il rapporto con la Nazionale: Ramos è convinto che solo giocando in un torneo europeo di alto profilo potrà convincere il CT Luis de la Fuente a prenderlo nuovamente in considerazione per la maglia della Spagna. Non è un’idea campata in aria: viene citato il precedente di Aymeric Laporte, che ha rimodulato le proprie scelte di club proprio per restare nel radar del commissario tecnico.
Il sogno Mondiale come ultima grande sfida della carriera
Per Sergio Ramos il prossimo Mondiale avrebbe il sapore di una vera e propria “ultima danza” con la Roja. Dopo essere rimasto fuori dalla lista dei convocati nelle ultime grandi competizioni, l’idea di tornare a indossare la maglia della Spagna passa da una condizione imprescindibile: dimostrare, settimana dopo settimana, di essere ancora all’altezza del calcio europeo più esigente. Non basta il nome, non basta il palmarès: servono minutaggio, continuità e prestazioni di livello contro avversari di primo piano.
È qui che entra in gioco la scelta del prossimo club. Ramos non sembra interessato a un semplice ingaggio da comprimario, ma punta a un progetto in cui possa essere ancora al centro del campo e dello spogliatoio, portando esperienza, personalità e mentalità vincente. Per una società che cerchi un leader difensivo pronto subito, l’occasione è ghiotta: un campione con decine di titoli alle spalle e ancora voglia di lottare per un posto al Mondiale. Per lui, invece, sarebbe l’ultimo grande capitolo di una carriera straordinaria, da scrivere di nuovo in Europa con lo sguardo rivolto alla maglia della Spagna e alla possibilità di chiudere la propria storia calcistica sul palcoscenico più importante di tutti.