Nazionale? No, mi concentro sul club | Il Capitano ha deciso di mollare: niente Mondiali a fine anno
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Nazionale? No, basta così: un giocatore iconico, ha scelto di concentrarsi solo sul club, rinunciando ai Mondiali di fine anno.
Nel calcio moderno la maglia della Nazionale viene spesso vissuta come il punto più alto di una carriera, soprattutto quando parliamo di un portiere titolare e capitano, protagonista di tornei mondiali ed europei. Per questo, quando un giocatore di questo calibro annuncia che non sarà più a disposizione, la decisione fa rumore ovunque: nei corridoi delle federazioni, negli spogliatoi dei club, tra i tifosi che lo hanno applaudito per anni.
Alla base di una scelta così drastica ci sono quasi sempre due elementi potenti: da un lato il peso degli anni che passano e degli infortuni accumulati, dall’altro la volontà di allungare il più possibile la carriera ad alto livello con la propria squadra di club. Il calendario è saturo, le pause per le Nazionali sono sempre più intense, le pressioni mediatiche non conoscono tregua. Per un veterano che ha già vinto tutto, arriva il momento in cui bisogna decidere dove concentrare le ultime energie.
In questo caso il portiere ha scelto di parlare chiaro: nessun addio teatrale, nessuna conferenza strappalacrime, ma la spiegazione lucida di chi sente che il corpo non gli permette più di reggere doppio impegno tra club e Nazionale senza rischiare nuovi stop. La priorità diventa restare al massimo in campionato e nelle coppe, rinunciando ai Mondiali che si giocheranno a fine anno, pur sapendo quanto pesi un passo indietro così netto nella storia di un grande numero uno.
La scelta del capitano: niente più Nazionale, solo Bayern
Dietro questa decisione c’è il volto di un campione che ha segnato un’epoca tra i pali: si tratta di Manuel Neuer, storico portiere e capitano del Bayern Monaco e della Germania, che ha confermato l’intenzione di non rispondere più alle convocazioni della Nazionale. Dopo anni vissuti da protagonista in tutti i grandi tornei, dai Mondiali agli Europei, Neuer ha spiegato di voler rimandare ogni decisione definitiva sul futuro solo per quanto riguarda il club, lasciando invece già chiusa la porta agli impegni con la selezione.
Il riferimento è chiarissimo: niente Mondiali di fine anno con la Germania, nessun tentativo di un’ultima grande avventura con la Mannschaft. Il portiere ha messo al centro la volontà di restare il più possibile affidabile per il Bayern, dopo una carriera marchiata da trofei, ma anche da infortuni pesanti che hanno già messo alla prova la sua resistenza. Continuare a giocare ai massimi livelli, per lui, significa fare delle scelte dolorose, e la rinuncia alla Nazionale è una di queste.

Obiettivo longevità: perché arriva lo stop ai Mondiali
Neuer sa bene che cosa comporta un torneo come il Mondiale: preparazione anticipata, impegni serrati, viaggi lunghi, pressione enorme ad ogni partita. Per un giocatore giovane può essere il trampolino di lancio definitivo, ma per un veterano con un passato già pieno di trionfi rischia di diventare un logoramento in più. Concentrarsi unicamente sul Bayern Monaco vuol dire cercare di restare competitivo per il maggior numero possibile di stagioni, gestendo meglio carichi di lavoro e recupero.
In questo incastro di ambizioni e limiti fisici, la decisione di dire “no” alla Germania e ai Mondiali di fine anno appare come la mossa più razionale, anche se a molti tifosi costerà accettarla. Il messaggio, però, è chiaro: il capitano preferisce garantirsi ancora anni ad alto livello con il club che lo ha consacrato, piuttosto che rincorrere un’ultima vetrina mondiale rischiando nuovi stop. Per la Nazionale sarà tempo di aprire definitivamente un nuovo ciclo tra i pali; per lui, invece, comincia la fase in cui ogni partita giocata con il Bayern diventa un pezzo prezioso di una carriera che ha già cambiato il modo di intendere il ruolo del portiere.
