Celik, da oggetto misterioso a grande rimpianto | Adesso può partire a parametro zero: il possibile addio fa tremare la Roma
Celik - Lapresse - pmgsport.it
Il terzino turco rischia di lasciare la Roma a parametro zero proprio nel momento della sua piena consacrazione.
Quando Zeki Celik sbarcò nella capitale, l’ambiente accolse il suo arrivo con fiducia. Il suo profilo internazionale e la solidità mostrata nelle esperienze precedenti lasciavano immaginare un inserimento rapido e produttivo.
Le sensazioni iniziali parlavano di un rinforzo affidabile, chiamato a dare equilibrio su una fascia che richiedeva continuità e ordine.
Il primo periodo, però, si rivelò più complicato del previsto. Prestazioni altalenanti, difficoltà di adattamento e concorrenza interna incisero sul suo rendimento, trasformandolo in quell’“oggetto misterioso” che nessuno si aspettava.
Poi, quasi in silenzio, ha iniziato la risalita: un percorso graduale che lo ha portato a diventare uno dei giocatori più apprezzati della Roma. Proprio questa evoluzione rende oggi il suo possibile addio un tema che scuote società e tifosi.
La crescita che ha ribaltato ogni giudizio
La vera svolta è arrivata con il tempo, quando Celik ha trovato continuità, condizione e fiducia. Le sue prestazioni hanno iniziato a raccontare un giocatore diverso: attento, generoso, disciplinato, forte soprattutto nella fase difensiva. Ogni partita ha consolidato una versione più matura del terzino, fino a trasformarlo in una certezza in un reparto spesso soggetto a rotazioni obbligate.
In parallelo, l’interesse dall’estero ha iniziato a crescere. Dall’Inghilterra osservano con insistenza la sua situazione contrattuale, consapevoli che una possibile partenza a parametro zero rappresenterebbe un affare immediato. La prospettiva che un titolare affidabile possa partire senza alcun ritorno economico approfondisce il senso di rimpianto intorno al suo percorso romano, proprio ora che aveva raggiunto la migliore versione di sé.

Il vuoto tecnico ed economico che la Roma teme
La Roma si ritrova così davanti a un bivio delicato. Il rischio di perdere un giocatore in ascesa senza poter monetizzare impone riflessioni sulla gestione del reparto e sulla programmazione futura. Celik oggi rappresenta una garanzia, un calciatore che ha dimostrato di saper unire affidabilità tattica e spirito di sacrificio, qualità difficile da sostituire a breve termine.
La sua possibile uscita a parametro zero, visto che il contratto scadrà a giugno 2026, oltre a privare la squadra di un punto fermo, aprirebbe interrogativi sulla profondità della rosa in un momento chiave della stagione. L’equilibrio costruito con fatica potrebbe subire una scossa, e proprio questo alimenta la preoccupazione. Per la Roma, il rischio è duplice: perdere un interprete ormai centrale e vedere sfumare un patrimonio tecnico senza contropartita. Un epilogo che, dopo la sua rinascita, suonerebbe come un vero grande rimpianto.
