Ballardini, la Serie A è pronta a riaccoglierlo | “Decima squadra in carriera”: stavolta servirà un’impresa titanica
Ballardini - Fonte X - pmgsport.it
Un altro club di Serie A pensa a un veterano delle salvezze: per lui sarebbe la decima panchina diversa in carriera.
Il nome di Davide Ballardini torna con forza nel giro della Serie A ogni volta che una panchina comincia a scottare. Tecnico esperto, abituato alle situazioni complicate e alle corse contro il tempo, nel corso della sua carriera si è costruito la fama di allenatore capace di rimettere in piedi squadre in difficoltà, lavorando su organizzazione difensiva, equilibrio e compattezza del gruppo. Non è l’uomo degli effetti speciali, ma quello che ti garantisce serietà, pragmatismo e una linea chiara fin dal primo allenamento.
Proprio per questo, quando si parla di un possibile ritorno in panchina nel massimo campionato, l’attenzione si sposta subito su quale club potrebbe affidarsi a lui.
Le indiscrezioni parlano di una realtà importante, una società ambiziosa che non può permettersi stagioni anonime e che ha bisogno di ritrovare identità e risultati. Per Ballardini sarebbe la decima squadra allenata in carriera: un traguardo che racconta da solo quanta fiducia ispiri tra i dirigenti, ma anche quanto elevato sia il livello di difficoltà della sfida che potrebbe trovarsi davanti.
La pista viola si scalda: perché si parla proprio di Fiorentina
La candidatura che prende quota, secondo le ultime ricostruzioni, porta dritta verso la Fiorentina. Il club viola viene indicato come possibile nuova destinazione per Ballardini, qualora dovesse concretizzarsi un cambio in panchina. Firenze è una piazza storica, dal tifo caldo e dalle aspettative sempre altissime: arrivare qui, per un allenatore abituato alle missioni difficili, significherebbe misurarsi con una dimensione in cui non basta soltanto salvare la baracca, ma bisogna provare a riportare stabilità e, se possibile, rilanciare le ambizioni europee della squadra.
Il contesto renderebbe la sfida titanica: la Fiorentina ha alle spalle stagioni vissute sull’onda di progetti tecnici intensi, cambi di guida e momenti in cui il club ha sfiorato traguardi importanti senza riuscire a concretizzarli del tutto. Ad oggi però, la situazione è estremamente più critica: la squadra di Commisso si trova infatti all’ultimo posto in classifica dopo 14 giornate, durante le quali non ha collezionato nemmeno una vittoria. Proprio il tipo di scenario in cui un allenatore d’esperienza come Ballardini sa muoversi, ma che richiederebbe comunque un lavoro enorme.

Un “aggiusta-squadre” per un compito da dentro o fuori
Il profilo di Ballardini è quello del classico “aggiusta-squadre”: poche parole, idee chiare e grande cura per i dettagli. Le sue formazioni hanno sempre puntato su solidità, distanze giuste tra i reparti e capacità di soffrire insieme, elementi fondamentali quando si eredita una situazione non semplice. Portarlo su una panchina così esposta significherebbe scegliere deliberatamente un allenatore capace di mettere ordine, di ricominciare dalle basi, di far ritrovare alla squadra quelle certezze minime che, in Serie A, fanno la differenza.
Per la Fiorentina, un eventuale arrivo del tecnico emiliano rappresenterebbe una sorta di bivio: da una parte l’idea di affidarsi a chi ha dimostrato più volte di saper gestire i momenti di crisi, dall’altra la consapevolezza che questa sarebbe per lui la decima esperienza in carriera, forse la più impegnativa di tutte. Molto dipenderà dai prossimi giorni e dalle scelte societarie, ma una cosa è già chiara: il nome di Ballardini è tornato al centro del dibattito, e la prospettiva di vederlo di nuovo in Serie A, magari alla guida dei viola, rende il suo futuro uno dei temi più caldi di questo momento.
