Karate, Premier League: l’Italia conquista cinque medaglie a Parigi
Un buon avvio di stagione per gli azzurri del karate che, nell’esordio dellaPremier League, la più prestigiosa competizione internazionale a tappe, salgono cinque volte sul podio. L’Italiatorna daParigicon due argenti, tre bronzi e tante soddisfazioni, ma anche dei rimpianti e un po’ di recriminazioni. Il bottino, infatti, sarebbe potuto essere ancora più ricco perché solo tre delle otto finali disputate sono state vinte: due nel kata, il combattimento simulato contro avversari immaginari, dalla squadra femminile delleFiamme Oroe daViviana Bottaroe una nel kumite, la lotta vera e propria, daLorena Busà. A un passo dall’oroAngelo Crescenzo, il campione del mondo in carica della categoria -60 kg del kumite, eLuca Marescache ha perso per un giudizio arbitrale molto dubbio l’incontro per il primo posto della -67 kg. Cambia il regolamento ma le buone abitudini restano: anche a Parigi, Bottaro sale sul podio del kata, in cui, per la prima volta, la vittoria non è stata decretata dagli arbitri per alzata di bandierine, ma per assegnazione di punteggio tecnico e atletico. L’azzurra ha conquistato la prima medaglia della stagione battendo in finale la fortissimaLau Mo Sheung Grace, diHong Kong, per 25.2 a 24.68. La seconda gioia è arrivata da Busà che, grazie a una grande prestazione e a un’ingenuità della marocchinaKhawla Ouhammadnegli ultimi secondi, si è aggiudicata il terzo posto nella -55 kg di kumite, vincendo per giudizio arbitrale. Il terzo bronzo di giornata lo ha conquistato la squadra femminile del kata composta daMichela Pezzetti,Carola CasaleeNoemi Nicosanti, terzetto delle Fiamme Oro che ha sconfitto laRussia. Le azzurre, più spettacolari e tecniche, hanno vinto con 24.04 punti contro i 22.68 delle avversarie. C’era tanta curiosità di vedere sul tatami Crescenzo dopo la conquista del titolo mondiale a Madrid, in autunno. Il campano, per altro in testa al ranking olimpico della categoria -60 kg di kumite, ha risposto qualificandosi per una finale alla prima occasione. Tuttavia è stato sovrastato dalla capacità di reazione dell’iranianoMajid Hassanniaideilamiche, incassato a un minuto dal gong lo yuko di Crescenzo, una tecnica di braccio, ha risposto con due colpi consecutivi, vincendo incontro (3-1) e tappa. Finale amara anche per Maresca, altro atleta di punta della Nazionale. Nell’ultimo atto della -67 kg, l’azzurro ha affrontato il beniamino di casa e campione del mondo in carica,Steven Dacosta. L’incontro è terminato per 1-1, senza che nessuno dei due avesse ottenuto lo senshu, il vantaggio assegnato a chi porta il primo colpo. Al momento del giudizio, nonostante la condotta di gara molto più offensiva dell’italiano, gli arbitri hanno assegnato la vittoria della sfida e la medaglia d’oro al francese.
