Basta, non ne possiamo più | Maledizione Napoli: nuovo infortunio e Conte disperato
Antonio Conte - Lapresse - pmgsport.it
Un altro stop a sorpresa rovina i piani del Napoli: l’ennesimo ko fa infuriare Conte alla vigilia della trasferta.
In casa Napoli la parola che torna più spesso è una sola: emergenza. Ogni allenamento rischia di trasformarsi in un nuovo problema, soprattutto in difesa, il reparto dove Antonio Conte aveva chiesto certezze e profondità. Invece la lista degli acciaccati continua ad allungarsi, costringendo il tecnico a gestire un equilibrio sempre più fragile proprio mentre il calendario propone sfide decisive.
La trasferta contro l’Udinese arriva così nel momento peggiore: tra giocatori già fermi ai box e altri non al meglio, ogni giorno può cambiare le carte in tavola.
Conte è obbligato a spremere chi c’è, riducendo al minimo i margini di rotazione e rinunciando a qualsiasi esperimento. In questo contesto, perdere anche solo un altro uomo del reparto arretrato significa complicare ulteriormente una situazione già ai limiti.
Botta al polpaccio per Juan Jesus: a rischio la gara di Udine
Nell’allenamento di ieri al centro sportivo di Castel Volturno, a pagare dazio è stato proprio un difensore di grande esperienza come Juan Jesus. Il centrale brasiliano ha ricevuto una botta al polpaccio che sta mettendo in dubbio la sua presenza nella trasferta di Udine.
Considerando una rosa già pesantemente condizionata dagli infortuni, forzare il recupero di Juan Jesus sarebbe un rischio inutile. Il difensore è considerato un elemento di grande affidabilità soprattutto nelle rotazioni, ma proprio per questo Conte e il gruppo medico sembrano intenzionati a risparmiarlo, anche in vista dei prossimi impegni ravvicinati e della Supercoppa Italiana, con la semifinale contro il Milan ormai alle porte.

Difesa contata e scelte quasi obbligate per Conte
L’assenza del brasiliano spinge il Napoli a confermare ancora una volta il terzetto difensivo formato da Beukema, Buongiorno e Rrahmani, soluzione che da emergenziale è diventata quasi obbligata nelle ultime uscite. Una linea che garantisce comunque solidità, ma che lascia al tecnico pochissimo margine per intervenire a gara in corso o per gestire eventuali nuove situazioni di affaticamento.
In panchina, come alternative vere e proprie, dovrebbe esserci il solo Marianucci, con Mathias Olivera pronto eventualmente ad adattarsi da terzo di sinistra all’occorrenza, ruolo già ricoperto anche in nazionale. Per Conte significa vivere ogni minuto delle prossime partite con il fiato sospeso: con una difesa ridotta all’osso, ogni nuova botta può trasformarsi nell’ennesimo capitolo di una maledizione che il Napoli non riesce ancora a scrollarsi di dosso.
