Nuovo scandalo nel calcio: stavolta sono coinvolti i rossoneri | Le accuse sono gravissime
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Nuovo scandalo nel calcio scuote i rossoneri: stavolta le accuse sono gravissime e nessuno può più far finta di nulla.
Da qualche giorno nel mondo del calcio si parla con insistenza di un nuovo caso che riguarda dei misteriosi movimenti di mercato. Al centro della scena ci sarebbe anche il club rossonero, protagonista di operazioni giudicate da più parti almeno controverse.
I dettagli circolano in modo frammentario, ma una cosa è chiara: le cifre in ballo sono alte e il clima, intorno a questa storia, si è fatto improvvisamente rovente.
Le prime ricostruzioni parlano di trasferimenti legati a un altro club collegato alla stessa proprietà, con giocatori che avrebbero cambiato maglia solo sulla carta. Contratti, diritti sportivi, flussi di denaro: tutto sembra intrecciarsi in un puzzle difficile da decifrare per chi guarda dall’esterno.
Nel frattempo i tifosi del club rossonero osservano preoccupati, perché le parole che rimbalzano sui media sono pesanti: si parla di operazioni fantasma e di una montagna di soldi che rischia di lasciare strascichi profondi sui bilanci.
Lione, Botafogo e i trasferimenti che non arrivano mai a destinazione
A svelare la trama dietro questo intreccio è un’inchiesta di Calcio e Finanza, che riprende le rivelazioni del quotidiano francese L’Équipe e punta il dito verso l’Olympique Lione e il Botafogo, entrambi inseriti nella galassia dell’Eagle Football Group guidata da John Textor. Secondo quanto ricostruito, il club francese avrebbe perfezionato l’acquisto di alcuni dei migliori giocatori del Botafogo, facendo leva su costose operazioni di factoring per ottenere liquidità immediata, senza però vedere mai questi calciatori scendere in campo con la propria maglia.
Il caso simbolo riguarda l’attaccante Igor Jesus, per il quale il Lione avrebbe messo sul piatto oltre quaranta milioni di euro in più rate, pur senza che il giocatore abbia mai messo piede nello spogliatoio del club. A lui si aggiungono altri quattro nomi di peso, tra cui Luiz Henrique e Thiago Almada, per un’esposizione complessiva stimata intorno ai 120 milioni di euro. In seguito, molti di questi calciatori sono stati ceduti realmente ad altri club europei – dal Nottingham Forest allo Zenit fino all’Atlético Madrid – per cifre inferiori rispetto a quelle fissate nei primi accordi, alimentando ancora di più i dubbi sulla logica complessiva dell’operazione.

Factoring, flussi di denaro e domande ancora senza risposta
Come spiegato da Calcio e Finanza, il meccanismo del factoring prevede che un club ceda a un intermediario finanziario i crediti relativi ai trasferimenti per ottenere subito contanti, pagando interessi e commissioni. Nel caso del Lione, questi crediti facevano riferimento a calciatori formalmente acquistati dal Botafogo ma mai registrati dalla lega francese: un cortocircuito che oggi porta la società MCCP Investment Partners a chiedere il rimborso delle somme anticipate, proprio per operazioni che la documentazione ufficiale fa fatica a inquadrare.
Dal canto suo, una fonte interna all’Olympique Lione ha assicurato che i conti del club sono stati approvati dal consiglio di amministrazione e dai revisori, sottolineando che tutti i rapporti con le altre società della galassia Eagle sarebbero regolarmente riportati in bilancio. Resta però la sensazione di una vicenda opaca, fatta di flussi incrociati, riacquisti lampo e calciatori che passano per più società senza quasi spostarsi dal campo di allenamento. Ed è proprio per questo che le accuse vengono definite così gravissime: perché toccano il cuore del rapporto tra finanza e credibilità nel calcio moderno.
