Rottura del legamento crociato: dall’infermeria il tragico verdetto | Grana tremenda per il mister
Pisacane e Conte - Fonte X - pmgsport.it
Una nuova rottura del legamento crociato sconvolge la stagione: per il mister è una grana enorme, i piani saltano da un giorno all’altro
Quando arriva la parola “crociato” in un referto, lo spogliatoio si gela. Una squadra che punta alla salvezza o a un campionato tranquillo sa che perdere un giocatore chiave può cambiare tutto: moduli, gerarchie, persino l’umore del gruppo. In questo caso il verdetto medico è stato il più temuto, quello che ogni allenatore spera di non leggere mai.
Si parla di mesi di stop, di un lungo percorso tra operazione, fisioterapia e riatletizzazione. Un colpo durissimo per un calciatore che vive di corsa, cambi di direzione, strappi in velocità, e che ora è costretto a fermarsi nel momento clou della stagione.
Per il mister, intanto, si apre un problema tattico enorme: sostituire in corsa un elemento così importante non è semplice.
Un verdetto terribile: stagione compromessa e piani da riscrivere
Il responso arrivato dall’infermeria parla chiaro: rottura del legamento crociato del ginocchio. Un infortunio che, nel calcio moderno, significa praticamente vedere sfumare quasi tutta la stagione. La gestione dei minuti, le rotazioni, la possibilità di cambiare la partita dalla panchina: tutto andrà ridisegnato, perché quel tipo di giocatore, per caratteristiche, non lo rimpiazzi semplicemente spostando un compagno di ruolo.
A pagare il prezzo più alto è il Cagliari e, soprattutto, Mattia Felici, uno dei profili più interessanti e duttili della rosa sarda. Il classe 2001, capace di giocare da esterno offensivo e mezzapunta, rappresentava una delle armi in più per il tecnico Fabio Pisacane, che ora deve incassare questa bruttissima notizia. L’allenatore perde un calciatore in grado di dare strappi, intensità e imprevedibilità tra le linee, proprio nel momento in cui il calendario si fa più pesante.

Grana tremenda per Pisacane: cosa cambia ora per il Cagliari
Per Pisacane questa è una vera grana tattica: Felici garantiva corsa in ripiegamento, pressing alto e la possibilità di attaccare la profondità, caratteristiche fondamentali in una squadra che deve lottare su ogni pallone. Senza di lui, il tecnico sarà costretto a trovare nuove soluzioni: cambiare modulo, adattare altri giocatori in quella posizione oppure chiedere alla società un intervento mirato sul mercato, se le condizioni lo permetteranno.
Al tempo stesso, lo spogliatoio dovrà reagire sul piano emotivo: perdere un compagno per un infortunio grave come la rottura del crociato non è mai semplice. Il Cagliari dovrà trasformare questa emergenza in una spinta in più, giocando anche per Felici e aspettandolo nel suo lungo percorso di recupero. Il mister, intanto, sa di avere una montagna da scalare: tenere alta la competitività della squadra senza uno dei suoi uomini più freschi e dinamici sarà la sfida più complicata di questo momento della stagione.
