“Giocherà con la cavigliera elettronica”: ultim’ora, decisione senza precedenti | È stato arrestato per traffico di droga

“Giocherà con la cavigliera elettronica”: ultim’ora, decisione senza precedenti | È stato arrestato per traffico di droga

Cavigliera elettronica - Fonte X - pmgsport.it

Un calciatore professionista scende in campo con la cavigliera elettronica: una decisione senza precedenti che scuote il mondo del pallone.

Nel calcio siamo abituati a vedere giocatori che entrano in campo con parastinchi personalizzati, fasce al braccio, scarpe fluo. Molto più raro, quasi impensabile, è vederli giocare con addosso un dispositivo di sorveglianza legato a una vicenda di cronaca giudiziaria.

Eppure sta succedendo davvero: un attaccante, ancora sottoposto a controlli da parte della giustizia per un passato pesante, è stato autorizzato a giocare con la cavigliera elettronica ben stretta alla gamba.

Il suo caso ha fatto rapidamente il giro del mondo: da un lato la storia di chi è stato arrestato per traffico di droga e ha passato anni in carcere, dall’altro la possibilità di tornare in campo, allenarsi con i compagni e lottare per una promozione decisiva nel proprio campionato. Una scelta che divide: c’è chi parla di scandalo, chi invece vede in questa immagine il simbolo più concreto di una seconda possibilità.

Intanto il regolamento permette la sua presenza in campo, a patto che il dispositivo resti sempre al suo posto e che le autorità possano controllare ogni movimento, dentro e fuori dallo stadio.

Dal carcere allo stadio: chi è l’attaccante con la cavigliera

Il protagonista di questa vicenda è Yuri de Carvalho da Silva, attaccante del Goytacaz che si sta giocando la promozione in Serie B2 del Campeonato Carioca, uno dei campionati statali del calcio brasiliano. Arrestato nel 2018 per traffico di droga, ha scontato sette anni in un centro di detenzione prima di ottenere un regime meno restrittivo: può allenarsi e giocare, ma sempre con la cavigliera elettronica alla gamba, che lo monitora in ogni momento.

Nella recente finale di andata è entrato in campo negli ultimi minuti, con il dispositivo ben visibile sotto il calzettone. Non ha ancora trovato il gol in stagione, ma la sua semplice presenza ha attirato più attenzione di qualsiasi tabellino: per qualcuno resta un condannato che non dovrebbe indossare una maglia da professionista, per altri è il volto del riscatto attraverso lo sport, un detenuto che prova a rimettere insieme la propria vita partendo dal campo.

Yuri de Carvalho da Silva – Fonte X – pmgsport.it

Seconda chance o scandalo? Cosa significa questa scelta

Il club ha scelto la linea del massimo riserbo, mentre la Federazione calcistica dello Stato di Rio de Janeiro ha ricordato che il calcio deve avere anche una funzione sociale, aprendo le porte al reinserimento di chi ha sbagliato. Allo stesso tempo ha annunciato verifiche per chiarire eventuali limiti di legge sulla presenza in campo di atleti con dispositivi di controllo elettronico, per evitare zone grigie e polemiche infinite.

La scena di Yuri che entra in campo con la cavigliera elettronica riassume tutto il paradosso: lo stesso oggetto che simboleggia il suo passato di reclusione gli permette oggi di restare sotto controllo e, allo stesso tempo, di inseguire un sogno sportivo. In palio c’è una promozione importante per il club e, soprattutto, la possibilità per lui di dimostrare che il calcio può essere anche una porta di uscita da una vita segnata dal crimine. Non cancella il reato, non azzera il giudizio, ma offre una strada diversa: quella di un uomo che gioca con una fascia alla caviglia e un peso sulle spalle, consapevole che ogni minuto in campo è un banco di prova molto più grande di una semplice partita.