Voglio diventare una bandiera del Milan | Né Leao né Maignan: sarà lui il futuro del club
Maignan e Leao - Fonte X - pmgsport.it
Voglio diventare una bandiera del Milan: non si tratta né di Leao né di Maignan: il futuro del club rossonero potrebbe essere proprio lui
Nel Milan dei grandi nomi, da Leao a Maignan, sta crescendo in silenzio un ragazzo che ha in testa un obiettivo diverso da tutti: non solo sfondare in prima squadra, ma diventare una vera bandiera rossonera. Non il classico talento di passaggio, ma qualcuno che sogna di restare a lungo a Milanello, legando il proprio destino ai colori che indossa fin da bambino.
In un calcio fatto di trasferimenti lampo e contratti sempre in discussione, parlare di fedeltà a una maglia sembra quasi un vezzo romantico. Eppure questo giovane esterno mancino, cresciuto passo dopo passo nel settore giovanile, ha scelto parole chiarissime: lavorare ogni giorno, restare umile, farsi spazio senza fretta e, un giorno, essere riconosciuto come uno di quelli che il Milan non abbandonano mai. Dietro le quinte, mentre i riflettori sono puntati su altri, lui sta provando a costruire il proprio spazio nel Milan del futuro.
È la storia di un percorso iniziato sui campi del vivaio, passato attraverso le squadre giovanili e arrivato fino alla chiamata in prima squadra, con l’idea che questa sia solo la prima tappa di un cammino lungo. La frase “voglio diventare una bandiera del Milan” non è uno slogan buono per i titoli, ma la sintesi di tutto ciò che questo ragazzo vuole essere in rossonero.
Il 19enne che sogna di restare per sempre: chi è il nuovo volto rossonero
Il protagonista di questo sogno ha un nome e un cognome: si tratta di Davide Bartesaghi, 19enne laterale mancino del Milan, che in un’intervista ha raccontato il proprio desiderio di restare a lungo sotto la stessa bandiera. Si definisce un ragazzo umile, tranquillo e sereno, concentrato solo sul calcio e sul dare il massimo per la maglia che indossa da sempre. Ha fatto tutto il settore giovanile in rossonero e sente di dovere moltissimo al club che lo ha cresciuto, al punto da immaginarsi ancora lì tra molti anni.
Bartesaghi sottolinea quanto sia importante, per un giovane, avere alle spalle uno spogliatoio che ti dà fiducia: lo staff tecnico e i compagni lo aiutano ogni giorno, in allenamento e in partita, permettendogli di migliorare passo dopo passo. Intervenuto a Radio Sportiva, al giocatore è stata posta la seguente domanda: “Ti vedi come bandiera rossonera?”, alla quale ha prontamente risposto: “Lo spero, è presto ma ci spero davvero tanto. È una società magnifica, e sono qui da quando ero piccolissimo“.

Dai poster in camera al sogno Nazionale: perché può essere il futuro del club
Nelle parole di Davide Bartesaghi c’è tutta la traiettoria dei suoi sogni. Da ragazzino aveva in camera i poster di Maldini e Marcelo, modelli assoluti per chi vive sulla fascia; crescendo, la sua ispirazione è diventata soprattutto Theo Hernández, visto da vicino negli anni in cui si allenava alle sue spalle, mentre tra i giocatori di oggi in Serie A sente una particolare affinità con Leonardo Spinazzola. Il traguardo massimo? Indossare la maglia della Nazionale e continuare a giocare nel Milan per i prossimi quindici anni, trasformando la parola “bandiera” in una realtà concreta.
In un club spesso identificato con campioni affermati come Leao o Maignan, la figura di Bartesaghi rappresenta un messaggio diverso: il futuro rossonero può passare anche da un ragazzo cresciuto in casa, capace di unire talento, duttilità sulla fascia e un attaccamento speciale alla maglia. Se saprà confermare sul campo le parole pronunciate al microfono, il Milan potrebbe ritrovarsi in rosa non solo un esterno affidabile, ma quella bandiera che lui sogna di diventare: un giocatore capace di attraversare le stagioni, restando sempre un punto di riferimento per tifosi e compagni, mentre attorno a lui cambiano allenatori, moduli e generazioni di campioni.
