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Ciclismo, Campionati italiani U23: il Tricolore è di Gabriele Benedetti

Voleva rifarsi dopo un Giro d’Italia corso sottotono e c’è riuscito alla grande: Gabriele Benedetti capitalizza una fuga durata quasi tutta la gara e conquista il titolo italiano Under 23 di ciclismo. Per la seconda volta in tre anni è un atleta della Zalf Euromobil Fior a prendersi il Tricolore, con Marco Frigo che ci era riuscito nel 2019, ma prima di loro anche Gianni Moscon nel 2015, Andrea Zordan nel 2013, Stefano Agostini nel 2010 e Simone Ponzi nel 2007. “Mi ero preparato bene per il Giro d’Italia, però ho un po’ deluso le aspettative. Tuttavia non ho mollato: volevo mettercela tutta per il campionato, ce l’ho fatta e non ci credo ancora. Il momento più difficile è stato quando i fuggitivi non tiravano, allora ho cercato di allungare e sono riuscito ad andare via con Petrucci e alla fine ho dato tutto”, ha commentato il vincitore, a gara conclusa. Dietro a Benedetti, arrivato in solitaria sul traguardo di Bacchereto, l’accoppiata della Colpack Ballan composta da Filippo Baroncini e Mattia Petrucci.

La fuga di giornata è partita nei primi chilometri di una gara corsa in provincia di Prato e che aveva come difficoltà principale la scalata di Madonna del Papa, che i ciclisti hanno affrontato cinque volte. La quarta è stata quella giusta, per Benedetti e Petrucci, che sono rimasti da soli, distanziando il resto dei battistrada, via via diminuiti. Le gambe del ciclista della Zalf, però, andavano troppo forte e così il toscano è riuscito a staccare anche il nuovo compagno di fuga, cercando di arrivare in solitaria a Bacchereto. Un’azione portata avanti alla grande da Benedetti, che ha accumulato sempre più vantaggio, mentre dietro di lui cambiava il principale inseguitore, con Baroncini che sostituiva Petrucci, senza però mai avvicinarsi alla testa della corsa. Testa che Benedetti ha mantenuto saldamente fino alla fine. Sul podio, poi, un simpatico siparietto tra i medagliati: è stato lo stesso Petrucci a mettere l’oro al collo del vincitore, mentre il corridore della Zalf indossava la maglia tricolore, consegnandogli anche con una risata il bouquet di fiori destinato al primo classificato.

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