Juventus, l’ultima vittoria è la più amare di tutte | Brutto infortunio e stop forzato: Spalletti perde il suo giocatore chiave

Juventus, l’ultima vittoria è la più amare di tutte | Brutto infortunio e stop forzato: Spalletti perde il suo giocatore chiave

Luciano Spalletti - Lapresse - pmgsport.it

Per la Juventus l’ultima vittoria ha un retrogusto amarissimo: un brutto infortunio costringe Spalletti a perdere il suo uomo chiave

Allo Stadium la serata che doveva confermare lo slancio della Juventus si è trasformata in un colpo al cuore per squadra e tifosi.

Nel pieno della sfida contro il Cagliari, con l’atmosfera da grande appuntamento e una partita ancora tutta da indirizzare, il progetto di Luciano Spalletti ha perso all’improvviso il suo punto di riferimento offensivo, cambiando il significato di una gara che sembrava solo di festa.

Pochi istanti dopo il gol del giovane Yildiz, che aveva riportato il risultato sull’1-1, un’azione apparentemente normale ha fatto scattare l’allarme.

Su una conclusione verso la porta difesa da Caprile, il centravanti bianconero si è fermato di colpo, visibilmente dolorante, portandosi subito la mano alla zona muscolare interessata. Il linguaggio del corpo, le smorfie di dolore e lo sguardo perso nel vuoto hanno fatto capire che non si trattava di un semplice fastidio passeggero.

La svolta al 30′: chi è il giocatore che ha gelato lo Stadium

Il momento cruciale è arrivato al 30′, quando l’arbitro ha interrotto il gioco e lo staff medico della Juventus ha fatto il suo ingresso in campo. In mezzo al silenzio calato sugli spalti, a fermarsi è stato Dusan Vlahovic, l’attaccante serbo su cui Spalletti ha costruito gran parte del suo impianto offensivo. Il bomber bianconero ha lasciato il terreno di gioco quasi in lacrime, zoppicando, a testimonianza di un problema fisico che lo ha costretto a interrompere subito la sua partita.

Raggiunta la panchina, Vlahovic si è ritrovato faccia a faccia con il proprio allenatore, lasciando intendere con poche parole quanto forte fosse il dolore e quanto serio potesse essere l’infortunio accusato. La scena dell’attaccante con la maglietta tirata sul volto, affiancato dai medici della Juventus, ha restituito l’immagine di un guaio muscolare tutt’altro che banale. Al 31′ è arrivato il cambio obbligato: dentro Jonathan David, entrato a freddo per provare a raccogliere l’eredità di una serata improvvisamente diventata molto più complicata di quanto il punteggio lasciasse intuire.

Dusan Vlahovic – Lapresse – pmgsport.it

Stop forzato e nuovi equilibri: perché Spalletti perde il suo uomo chiave

Per una Juventus che aveva bisogno di certezze, vedere il proprio numero nove uscire così presto, e in quelle condizioni, significa dover ripensare in fretta gerarchie e copioni offensivi. Vlahovic non è solo il riferimento in area, ma il simbolo di un’idea precisa di squadra: appoggiarsi al suo fisico, sfruttare i movimenti in profondità, costruire attorno a lui le combinazioni con i giocatori di fantasia come Yildiz. La sua assenza, anche solo per un periodo limitato, rischia di togliere a Spalletti la pedina centrale del proprio scacchiere.

Lo stop forzato apre ora una fase delicata: toccherà a Jonathan David, e agli altri uomini d’attacco, dimostrare di poter reggere il peso lasciato dal serbo, mentre lo staff medico valuterà con attenzione l’evoluzione del problema muscolare emerso allo Stadium. Nella notte in cui l’ultima vittoria avrebbe dovuto solo rilanciare l’entusiasmo bianconero, la Juventus si ritrova invece a fare i conti con l’idea di dover andare avanti senza il suo giocatore chiave, con negli occhi l’immagine di Vlahovic che lascia il campo sconvolto e una domanda che resterà al centro dei prossimi giorni: quanto a lungo mancherà l’uomo più importante dell’attacco di Spalletti?