Juventus, ancora problemi per Spalletti | Un giocatore chiave può lasciare a costo zero: gelo totale in casa bianconera
Luciano Spalletti - Lapresse - pmgsport.it
In casa Juventus esplode un caso silenzioso: Spalletti rischia di perdere un pilastro a parametro zero e cala il gelo.
La nuova era bianconera sembra aver trovato una propria identità, ma dietro la crescita della squadra resta un nodo scomodo che riguarda uno dei punti fermi di Luciano Spalletti.
Il tecnico ha ridisegnato la Juventus, ha rilanciato uomini e idee, eppure nel cuore del suo progetto c’è un giocatore che vive una situazione di precariato contrattuale, con il rischio di trasformare un tesoro tecnico in un problema di mercato.
Il paradosso è evidente: mentre la Juventus ritrova equilibrio e risultati anche in Champions League, il calciatore in questione non ha ancora certezze sul proprio futuro. Il suo contratto, in scadenza il 30 giugno 2026, rappresenta una minaccia silenziosa. In società tutti sanno che il tempo passa e che un pilastro della squadra potrebbe avvicinarsi alla scadenza fino a diventare un caso spinosissimo, con inevitabile gelo intorno al tavolo del rinnovo.
In questo quadro il profilo è tutt’altro che secondario: si tratta di Weston McKennie, trasformato da Spalletti da semplice alternativa a uomo essenziale del centrocampo. Se per il precedente allenatore era già un elemento importante, con l’attuale tecnico è diventato una presenza quasi intoccabile. Il jolly statunitense, classe 1998, interpreta più ruoli, dà corsa, intensità e inserimenti, ed è proprio questa duttilità a renderlo uno dei veri cardini della Juventus che sta nascendo.
McKennie al centro del progetto, ma il futuro resta sospeso
Nonostante questa centralità, la posizione di McKennie resta delicata. Il suo accordo con la Juventus scade nel 2026 e, al momento, non risultano passi decisivi verso un prolungamento. Il centrocampista, dal canto suo, ha ribadito pubblicamente quanto si trovi bene a Torino, spiegando di amare la Juve, di stare bene nel club e di voler aiutare la squadra fino a fine stagione, rimandando ogni discorso sul domani.
Proprio questo atteggiamento concentrato sul campo, però, non cancella la necessità di una scelta chiara da parte della società. In ambiente bianconero è già chiaro che servirà un summit con il giocatore per pianificare il futuro, perché tenere un titolare fisso in una condizione di incertezza prolungata significa esporsi a rischi enormi. Nel frattempo, Spalletti continua a schierarlo e a costruire il suo sistema anche sulle qualità del texano, ma sa bene che il dossier contratto è una delle partite più delicate da vincere fuori dal rettangolo di gioco.

Rinnovo bloccato e rischio parametro zero: la Juve è seduta su una bomba
Con un contratto in scadenza al 30 giugno 2026 e nessun accordo ancora definito, lo scenario che preoccupa è chiaro: se la Juventus dovesse arrivare troppo vicina alla scadenza senza un rinnovo, McKennie potrebbe liberarsi a costo zero, trasformando un patrimonio tecnico in una perdita secca. Per un club che sta cercando di ricostruire solidità sportiva e finanziaria, l’idea di vedere un giocatore così importante salutare senza portare un euro in cassa rappresenta un incubo concreto.
È qui che nascono i “problemi” per Spalletti. Da una parte non può rinunciare al suo giocatore chiave, protagonista anche nel recente successo in Norvegia contro il Bodo/Glimt. Dall’altra sa che ogni partita giocata ad alto livello aumenta il peso di un eventuale addio a parametro zero. In casa Juventus, dietro i sorrisi per i risultati, serpeggia la consapevolezza che il tempo per blindare McKennie non è infinito: senza una mossa decisa, il gelo sul fronte rinnovo rischia di trasformare il tuttofare di Spalletti nel simbolo di un’occasione clamorosamente sprecata.
