Juventus, il pupillo di Comolli è a un passo | Colpo grosso in Ligue 1: è il profilo che mancava
Damien Comolli - Lapresse - pmgsport.it
La Juventus ha individuato il suo nuovo baluardo difensivo e guarda con decisione in Ligue 1: l’obiettivo è un centrale cresciuto in Premier
Da settimane in casa bianconera si lavora per rinforzare il reparto arretrato con un profilo diverso da quelli già presenti in rosa.
La richiesta dell’area tecnica è chiara: servono centimetri, personalità e un difensore abituato a giocare in un sistema aggressivo, capace di difendere in avanti e reggere i duelli fisici che il nuovo progetto juventino impone. In questo contesto, lo sguardo dei dirigenti si è spostato con forza sul campionato francese, terreno fertile per individuare giocatori in piena crescita.
Il legame con la Ligue 1 non è casuale: lì ha lavorato negli ultimi anni Damien Comolli, uomo di riferimento per la rivoluzione dati del Tolosa e ora figura centrale nelle strategie bianconere.
Proprio dal club occitano arriva il nome che ha messo tutti d’accordo: un centrale moderno, potente nei contrasti, dominante nel gioco aereo e già abituato a gestire situazioni di pressione in un contesto tatticamente evoluto. Il profilo ideale per completare una difesa che cerca nuove certezze per il presente e per il futuro.
Dal vivaio del Leeds alla Ligue 1: il percorso del nuovo obiettivo bianconero
Al centro delle attenzioni della Juventus c’è Charlie Cresswell, difensore centrale inglese classe 2002, oggi punto fermo del Tolosa. Nato a Preston e cresciuto nel settore giovanile del Leeds United, Cresswell ha fatto tutta la trafila in Inghilterra prima di scegliere la Francia per completare la propria maturazione. La sua crescita in Ligue 1 è stata costante: ha imparato a guidare la linea, ad accettare l’uno contro uno a campo aperto e a diventare riferimento nel gioco aereo sia in fase difensiva sia sulle palle inattive a favore.
Al Tolosa, sotto la gestione costruita da Comolli, il centrale inglese è diventato un perno di una squadra che ha fatto dell’organizzazione e dell’intensità la propria firma. Fisicità, letture preventive e coraggio nel portare il pressing in avanti sono gli aspetti che lo hanno reso un giocatore particolarmente apprezzato dagli osservatori juventini. A questo si aggiunge una certa confidenza nel far partire l’azione dal basso: Cresswell non è un semplice marcatore, ma un difensore che sa verticalizzare e cambiare gioco, caratteristiche che lo rendono un tassello prezioso per una squadra che vuole alzare il baricentro senza perdere equilibrio.

Perché è il profilo che mancava alla Juventus
Nel mosaico difensivo bianconero, Cresswell rappresenta l’anello che finora mancava. La Juventus sta cercando un centrale giovane ma già testato ad alti livelli, con margini di crescita e pronto a inserirsi in una rotazione che comprende giocatori esperti e altri in rampa di lancio. L’inglese del Tolosa risponde a tutte queste esigenze: ha minuti e responsabilità sulle spalle, arriva da un contesto tatticamente esigente e porta in dote una combinazione di solidità fisica e aggressività che ben si sposa con l’idea di una squadra più intensa e verticale. Per questo, all’interno del club, il suo nome viene visto come un vero colpo di prospettiva, più che come una semplice alternativa di completamento.
Non va sottovalutato, inoltre, il filo diretto con Comolli, che conosce Cresswell nel dettaglio e ne ha seguito passo dopo passo lo sviluppo al Tolosa. È proprio questa conoscenza approfondita a dare alla Juventus una sensazione di sicurezza sull’investimento: si tratta di un profilo studiato nei numeri, nelle caratteristiche tecniche e nelle qualità caratteriali. Un difensore che può crescere accanto ai senatori e allo stesso tempo portare da subito impatto nella rotazione, permettendo ai bianconeri di alzare il livello della loro linea arretrata. In un mercato in cui i centrali affidabili sono merce rara, puntare su un giocatore come Charlie Cresswell, leader emergente della Ligue 1, appare come una mossa pensata non solo per l’immediato, ma per costruire la difesa juventina dei prossimi anni.
