“È meglio finirla con il Var”: ultim’ora, passo indietro sulla tecnologia | Richiesto un ritorno al passato

“È meglio finirla con il Var”: ultim’ora, passo indietro sulla tecnologia | Richiesto un ritorno al passato

VAR - Lapresse - pmgsport.it

Un clamoroso attacco al Var scuote il calcio internazionale, con una figura di primo piano che invoca apertamente un ritorno al passato e mette in discussione l’intero sistema di revisione tecnologica.

La scintilla è arrivata da una partita del campionato portoghese, una gara che sulla carta non avrebbe dovuto avere eco oltre i confini nazionali, ma che invece è diventata l’epicentro di un dibattito acceso.

Un episodio discusso, una revisione giudicata eccessiva e l’impressione, sempre più diffusa negli ultimi mesi, che la tecnologia stia sottraendo spontaneità e fluidità al gioco. La tensione accumulata ha finito per esplodere davanti alle telecamere, trasformando una protesta tecnica in un caso internazionale.

A irritare il protagonista della vicenda non è stato soltanto l’intervento specifico, ma l’intero meccanismo che ruota attorno al Var: tempi lunghi, interpretazioni divergenti e un impatto emotivo che condiziona giocatori e tifosi.

L’idea che il calcio stia perdendo la propria natura a causa di un’eccessiva dipendenza dagli schermi è diventata, nel giro di pochi minuti, un messaggio forte e destinato a far discutere.

Il fronte della protesta dello Special One

Anche stavolta a far parlare di sé è stato José Mourinho, da sempre figura carismatica e mai timorosa di esporsi sui temi più controversi del calcio. L’allenatore portoghese ha contestato l’utilizzo della tecnologia dopo la gara tra Benfica e Casa Pia, denunciando quella che considera una deriva del sistema arbitrale moderno. Secondo la sua visione, la presenza costante del Var starebbe alterando la spontaneità del gioco e creando un clima eccessivamente artificiale.

Nelle sue dichiarazioni, Mourinho ha sostenuto che sarebbe meglio interrompere definitivamente l’uso del Var, affermando che la tecnologia ha finito per complicare situazioni che gli arbitri in campo potrebbero gestire con maggiore naturalezza. Ha espresso la convinzione che l’attuale modello non garantisca la chiarezza promessa, ma anzi generi confusione e tensioni che si ripercuotono su allenatori, giocatori e pubblico.

José Mourinho – Lapresse – pmgsport.it

Il caso di Benfica–Casa Pia e un clima che rischia di esplodere

L’episodio che ha scatenato la reazione dello Special One si è consumato durante una fase cruciale del match. L’interpretazione finale ha provocato un nervosismo crescente in panchina, alimentando la sensazione che la tecnologia stesse esercitando un controllo troppo invasivo sull’andamento della gara. Per Mourinho il Var, se usato in questo modo, non è più uno strumento di supporto: “C’è un errore enorme. Ok, ho ascoltato le spiegazioni del dottor Duarte Gomes riguardo all’intervento del VAR e devo rispettarle. Ma allora è meglio finirla con il VAR. Se il VAR non può intervenire quando c’è un errore di quella portata… che cosa fa il VAR? Niente di più”.

La sua presa di posizione ha riacceso un dibattito mai realmente sopito: il calcio può davvero trovare equilibrio tra arbitraggio umano e strumenti tecnologici? Oppure l’unica strada percorribile è quella di un passo indietro, come suggerito dall’allenatore? A livello internazionale, le sue parole hanno immediatamente raccolto consensi e critiche, segno che la questione resta profondamente divisiva. Il caso esploso in Portogallo potrebbe diventare il punto di partenza di una nuova ondata di riflessioni, con il rischio di aprire una frattura ancora più ampia tra sostenitori e detrattori della tecnologia, in un momento storico in cui il Var continua a rappresentare un vero nervo scoperto del calcio moderno.