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Volley, Santarelli: “Novara temibile. Voglio la Coppa Italia”

Sei vittorie in sei incontri, due soli set concessi alle avversarie, in una partita in cui la maggior parte delle titolari ha giocato poco o nulla, e un unico punto lasciato per strada. L’inizio di stagione dell’Imoco Volley Conegliano rasenta la perfezione e, nonostante le venete siano le favorite per la vittoria dello scudetto, che sarebbe il terzo consecutivo, una partenza del genere ha sorpreso anche l’allenatore delle Pantere, Daniele Santarelli: “Non credevo che avremmo cominciato così. All’inizio si fatica sempre un po’ a trovare la forma giusta e i nuovi acquisti devono integrarsi, invece le ragazze sono tornate già pronte dagli impegni con le Nazionali, le atlete nuove come Paola Egonu si sono trovate subito benissimo e questo è il risultato. Negli ultimi incontri abbiamo fatto alcuni passi indietro, ma stiamo tornando a rendere bene in palestra e ritrovando una buona efficacia”.

C’è, in Italia, una squadra che può fermare l’Imoco?

“Io sono sempre focalizzato sulla mia, di squadra, ma Novara rimane temibile. Finora non hanno mai avuto la rosa completa, visti gli infortuni di Brakocevic e Mlakar, però con loro ci sono sempre stati degli scontri belli, nonostante i nostri roster siano cambiati nel tempo. Tuttavia è presto per dire se Novara sia l’unica contender credibile per il titolo. Io credo che Scandicci abbia la rosa per uscire, sul lungo periodo, e la stessa Monza potrebbe venire fuori da questo rendimento al di sotto delle proprie possibilità”.

L’esito della sfida di questo weekend contro Novara quanto potrebbe incidere a livello psicologico sui prossimi impegni?

“Può dare una spinta nell’immediato, ma non influirà certo sul Mondiale per club, che sarà a dicembre. Penso alla Supercoppa italiana che si giocherà tra poco e in cui, magari, chi uscirà sconfitto da questo scontro potrebbe avere con più voglia di rivalsa, come accaduto l’anno scorso in finale di Champions League, dove Novara arrivò con più determinazione di noi dopo aver perso la finale scudetto. Dovremo essere bravi a mantenere alto il morale fino al Mondiale per club che è una competizione sempre molto difficile: lo dimostrano le poche vittorie delle squadre italiane”.

Quanto è stato importante l’acquisto di Egonu, nel ruolo di opposto, strappata proprio a Novara?

“Avevamo già inseguito Paola negli anni passati, credendo sempre in lei e appena abbiamo saputo che il suo contratto con l’Igor Gorgonzola stava scadendo ci siamo catapultati. Ha voluto fortemente Conegliano e si è trovata subito bene con noi, così come io mi trovo benissimo con lei. È stata una piacevole sorpresa e un acquisto che ci ha fatto fare un enorme salto di qualità. Ha dei mezzi incredibili ma anche dei grandi margini di miglioramento e se lavora così può crescere ancora tanto. È la squadra giusta, nel campionato giusto per lei”.

Quindi il campionato italiano è tornato a essere il migliore del mondo?

“Sì. Lo è per completezza, equilibrio e valori tecnici ed è più livellato rispetto a quello turco, anche se con loro non è mai facile competere. Il livello di entrambi è salito, ma i numeri dicono che il nostro campionato è il migliore. Qua si sta bene e si gioca bene, le giocatrici vogliono venire in Italia e la nostra situazione economica ci favorisce. Vediamo se saremo bravi a mantenere questa strada”.

È l’anno giusto per conquistare la Champions League?

“L’arrivo di Egonu fa pensare che per noi possa essere la stagione buona, ma vedendo le altre squadre italiane e quelle turche, nulla è scontato. L’Eczaçibasi e il Fenerbahçe si sono rafforzate e il Vakifbank è di alto livello, non sarà facile. Conterà molto anche il fatto di giocare prima in casa o in trasferta nelle sfide importanti, ci sono tante incognite. Siamo vogliosi di giocarcela, è un trofeo che ci manca e ci vogliamo provare, ma il cammino è lungo e non possiamo già pensare alla finale”.

Un commento su Giulia Gennari, palleggiatrice che ha esordito in Serie A con una grande prestazione, giocando tutta la partita nella vittoria per 3-0 contro Casalmaggiore.

“Gennari si sta comportando bene, lavorando con umiltà e con la consapevolezza di avere un’occasione importantissima. Per questo vedo dei miglioramenti. Di strada da fare, però, ce n’è. Ha fatto un ottimo esordio, anche se era molto agitata, ma è stata agevolata dalle compagne che l’hanno supportata. Ora che ha rotto il ghiaccio deve dimostrare il proprio valore, però ha voglia di crescere”.

A proposito di campionato, è sorpreso dall’inizio stentato di Scandicci?

“Sì, non me l’aspettavo. Forse è dovuto, in parte, anche ai problemi di Lucia Bosetti, ma loro hanno cambiato tanto quest’anno e cambiamento non significa sempre successo. Però hanno un roster infinito e di primo livello ed emergeranno”.

C’è qualche squadra che l’ha sorpresa, in positivo?

“Direi Brescia, che ha giocato male solo contro di noi. Stanno facendo un ottimo campionato, con una giocatrice come Mingardi che in queste piazze può fare molto bene: non ha paura e ha la grinta e il carattere per arrivare in alto, due componenti fondamentali”.

Al di fuori del ripetervi con un altro scudetto, c’è qualche record che volete conquistare? Magari chiudere la regular season con sole vittorie?

“No, non ci pensiamo, conta solo quello che viene dopo, contano i trofei e noi proveremo a vincerli tutti. Anzi, devo dire che, paradossalmente, la vittoria che mi manca di più è quella della Coppa Italia. Questo perché negli anni passati non abbiamo espresso la nostra miglior pallavolo, nonostante avessimo tutto per conquistarla. A differenza della Champions League, in cui può accadere di tutto perché è lunghissima, è un torneo più immediato e alla portata e si può partire con l’idea di vincerlo. Certo, non è il trofeo più importante, ma è quello che mi manca di più”.

Nicola Petricca

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