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Ciclismo, Tour of the Alps: bis Geoghegan Hart

Il Tour of the Alps parla ancora inglese. È Geoghegan Hart, già vincitore della seconda tappa e a podio nella terza, ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Cles. Il britannico del Team Sky batte allo sprint un Vincenzo Nibali monumentale e il polacco Rafal Majka, con il suo compagno di squadra Pavel Sivakov che fa da spettatore alla volata e mantiene la testa della classifica generale grazie al quarto posto di oggi. “Ieri ero un po’ deluso perché abbiamo esitato allo sprint e siamo stati lenti nel prendere la ruota di Masnada, ma oggi abbiamo rimediato – commenta il vincitore -. Io e Sivakov sapevamo di dover rimanere a ruota di Nibali alla fine della salita, perché lui è veramente forte in discesa. Avevamo la forza e le gambe per farlo, quello era il piano gara ed è andata bene”. Ancora tutto aperto per la vittoria della classifica generale, con la Maglia ciclamino inseguita proprio da Geoghegan Hart, a 27 secondi, Majka e Nibali.

Inizio di corsa molto veloce, in assenza di una vera e propria fuga, con il primo allungo serio tentato da un gruppo di otto uomini che si stacca dopo quasi un’ora di gara. A fare l’andatura sono Andrey Zeits (Astana), Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Waldemar Reyes (Manzana Postobon), Antonio Nibali (Bahrain-Merida), Elie Gesbert (Arkéa-Samsic), Sergio Samitier (Euskadi-Murias), Edoardo Zardini (Neri-Selle Italia-KTM) e Alex Aranburu (CajaRural-RGA). I fuggitivi accumulano fino a 3′ di vantaggio, favoriti anche dall’arrivo della pioggia che spezza in due il gruppo della Maglia ciclamino a metà tappa. A guidare gli inseguitori è il Team Sky del leader Sivakov che controlla la corsa mentre lo svantaggio dai battistrada diminuisce progressivamente nella seconda parte.

Arrivato ai piedi del Passo Predaia, il gruppo di testa accusa la fatica e, nel giro di due chilometri, gli otto di testa si arrendono e la fuga viene annullata da Chris Froome, Vincenzo Nibali, Geoghegan Hart, Sivakov Majka e Alexis Vuillermoz che sarà il primo a staccarsi. Dopo un breve tratto cede anche Froome, mentre i quattro rimasti in testa alternano attacchi e contrattacchi. È il polacco a provarci più degli altri, staccando il resto del gruppetto in cima al Predaia e provando nuovamente la fuga a quattro chilometri dall’arrivo. Con il traguardo in vista, però, Majka accusa la fatica e viene ripreso, percorrendo gli ultimi 500 metri con la lingua di fuori per la stanchezza. A lanciare la volata è lo stesso Geoghegan Hart, con Nibali che ne tiene la ruota, nonostante le energie spese per i tanti attacchi e inseguimenti, ma l’inglese è troppo veloce e l’italiano, a venti metri dall’arrivo, si arrende, accontentandosi del secondo posto davanti a Majka.

Nicola Petricca

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