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I migliori ciclisti al mondo si sfidano per il Giro dell’Emilia

Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), Fabio Aru (Astana), Thibaut Pinot (Fdj), Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) e Mikel Landa (Team Sky). Basta leggere l’elenco dei partenti per immaginare lo spettacolo del centesimo Giro dell’Emila che si correrà sabato 30 settembre (diretta dalle 15:10 con la sintesi della gara femminile su PMGSport). Una platea d’eccezione per la semiclassica italiana, tredicesima tappa della Ciclismo Cup 2017, vinta in passato da leggende come Fausto CoppiGino BartaliEddy Merckx e Francesco Moser.

Al via dell’edizione centenario, dodici squadre del World Tour, nove Professionals. Tanti i candidati alla vittoria. Oltre a quelli già citati, ci sono: Domenico Pozzovivo (AG2R), Diego Ulissi (UAE Emirates), Esteban Chaves, vincitore lo scorso anno, Adam Yates (Orica-Scott), Sergio Henao (Team Sky), Gianni Moscon (SKY), il miglior talento del ciclismo italiano, ed Egan Bernal (Androni-Sidermec). Sulle spalle del giovane asso colombiano sono riposte le speranze della squadra di Gianni Savio che cerca l’aritmetica vittoria della Ciclismo Cup e del suo ambito premio: la partecipazione certa al Giro d’Italia 2018. A tre gare dalla fine della competizione, il vantaggio dell’Androni Giocattoli sulle dirette avversarie (Nippo Vini Fantini e Wilier Triestina Selle) è di oltre 150 punti. Un distacco importante ma gli ultimi appuntamenti saranno tutti categoria HC, sigla che indica le gare più difficili del circuito UCI (Unione Ciclistica Internazionale), e varranno il doppio dei punti.

Il percorso

223 chilometri con partenza da Bologna. Usciti dalla città il gruppo affronterà lo strappo di Mongardino, 7% di pendenza media, poi il passo Zanchetto, 19 chilometri di salita, prima del nuovo passaggio a Bologna. Circuito breve di quattro giri che termineranno con la durissima scalata del San Luca, storica salita con tratti che sfiorano il 20% di pendenza. In cima, il traguardo finale, a pochi metri dal Santuario della Madonna di San Luca. Un arrivo perfetto per le caratteristiche degli scalatori: Nibali, Aru e Pozzovivo tra gli italiani. Pinot, Chaves, Bernal e Uran tra gli stranieri.

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