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Ciclismo, l’Adriatica Ionica Race riparte da Trieste

Organizzare una corsa di rilievo internazionale, in un periodo come questo, è impresa ardua per tutti e questo è ancor più vero se parliamo di una competizione nata da pochi anni. Tuttavia, il campione del mondo Moreno Argentin non vuole rinunciare al sogno di vedere crescere l’Adriatica Ionica Race, perciò, dopo lo stop nel 2020 a causa della pandemia, nel 2021 è riuscito a dare vita a una terza edizione che, seppur ridotta a sole tre tappe invece delle cinque previste, permetterà di non interrompere quel processo di espansione. La corsa partirà martedì dal Friuli Venezia Giulia e poi toccherà Veneto ed Emilia-Romagna, offrendo arrivi da sprinter, scalate impegnative, passaggi sullo sterrato e altro ancora. C’è tanta curiosità attorno a questa corsa, da cui sono passati dei giovani già diventati nomi importanti del ciclismo, come i vincitori del 2018 e 2019, Ivan Sosa e Mark Padun, ma anche Giulio Ciccone, Remco Evenepoel e tanti altri. L’interesse riguarda soprattutto i ciclisti italiani in gara, visto che nel finesettimana si disputeranno i Campionati nazionali e potremo capire a che punto saranno alcuni dei protagonisti pronosticati.

Il percorso. Avere così poche tappe vuol dire che il margine di errore è risicatissimo, se non assente, e gli aspiranti alla vittoria della corsa dovranno essere molto scrupolosi nel pianificare un trittico impegnativo e variegato. La prima giornata sarà anche quella con il tracciato più lungo, 185.3 km da Trieste ad Aviano, attraverso le zone carsiche del Friuli Venezia Giulia, con poche salite secche ma lunghi tratti in costante ascesa e un arrivo aperto sia alla fuga, sia alla volata. Dura, anzi, durissima sarà la seconda tappa, concepita come un omaggio alla storia italiana e che prevede 148.2 km da Vittorio Veneto alla Cima Grappa, tante volte protagonista del Giro d’Italia: in così poco spazio, le scalate avranno una frequenza pazzesca e l’ultima, quella che condurrà all’arrivo, sarà lunga 25 km, con una pendenza media dell’8%. Per la giornata conclusiva ci si sposterà in Emilia-Romagna, regione all’esordio nella corsa, con una tappa di 157.5 km da Ferrara a Comacchio. Sarà un percorso movimentato, anche se senza scalate, che avrà quale difficoltà principale ben sei tratti di sterrato.

I favoriti. Come nelle prime due edizioni, anche quest’anno l’Adriatica Ionica Race ha in lista partenti diversi giovani interessanti, oltre a qualche corridore d’esperienza che potrebbe tentare l’assalto ad almeno una tappa, come i velocisti Elia Viviani e Davide Cimolai, in gara con la Nazionale, e lo specialista di classiche Fabio Felline, dell’Astana-Premier Tech. Dalle fila della squadra kazaka potrebbe emergere anche Matteo Sobrero, che arriva da un ottimo posto nel Giro di Slovenia appena concluso. In gara anche la Nazionale colombia, come sempre ricca di talenti da tenere d’occhio, che cercherà di conquistare la classifica generale con Jesus David Pena, mentre c’è molta curiosità per una formazione giovane come la Eolo-Kometa, che punterà alla Cima Grappa con Lorenzo Fortunato, vincitore sullo Zoncolan, e alla vittoria con Vincenzo Albanese. Altri nomi interessanti, per i successi di tappa o nella generale, saranno Marco Canola e Simone Velasco della Gazprom-Rusvelo, Jakub Mareczko ed Edoardo Zardini della Vini Zabù, Filippo Zana e Giovanni Carboni della Bardiani-CSF-Faizanè.

Nicola Petricca

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