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Ciclismo, Adriatica Ionica Race: Viviani di forza ed esperienza

Non vinceva dal 28 marzo, un’eternità per un fuoriclasse come lui, ma a quanto pare Elia Viviani ci sa ancora fare e ha ritrovato la miglior forma nel momento più adatto. Con uno sprint eccezionale, lanciato dopo un perfetto lavoro di squadra dei suoi compagni, lo sprinter veronese ha conquistato la prima tappa dell’Adriatica Ionica Race e la Maglia rossa di leader della generale, ad Aviano, lanciando un doppio messaggio: il primo è per i connazionali, in vista dei Campionati italiani di domenica, il secondo è per tutto il mondo, pensando alle Olimpiadi del prossimo mese. “Ho cominciato la preparazione per Tokyo e questa è una delle tappe verso la competizione. Ogni vittoria dà morale e sono felice di come abbia lavorato la squadra in tutta la giornata. Poi il treno ha funzionato nel migliore dei modi. Con questa maglia si trasformano tutti, in azzurro è sempre qualcosa di speciale”, ha commentato a fine gara. A completare un podio interamente italiano ci sono il giovanissimo Davide Persico del Team Colpack Ballan, classe 2001, e Luca Pacioni della Eolo-Kometa Cycling Team, che hanno provato a tenere la ruota dell’esperto Viviani fino all’ultimo.

Proprio due atleti della Colpack Ballan e della Eolo-Kometa avevano lanciato la fuga di giornata: Luca Rastelli e Diego Pablo Sevilla, assieme a Matteo Donegà (Cycling Team Friuli) e Davide Cattelan (Zalf Euromobil Désirée Fior), dopo 20 km. I fuggitivi hanno guadagnato fino a 5′ sugli inseguitori, spartendosi il Gran premio della montagna di San Michele del Carso, andato a Sevilla, e il traguardo volante di Moruzzo, conquistato da Cattelan. Dietro di loro, però, il lavoro della Nazionale italiana per riportare a contatto il gruppo è stato perfetto e, a 3 km dall’arrivo, il gap si è chiuso. Nel preparare l’arrivo alla volata, in testa a tutti si sono messi subito gli esperti Davide Cimolai e Viviani. È stato il primo a partire da lontano per lanciare il campione olimpico dell’Omnium, sfruttando anche il fatto che prima del rettilineo finale ci fossero delle curve strette in cui era impossibile affiancare o superare gli avversari. Un lavoro perfetto che Viviani ha sfruttato senza sbagliare, dominando la volata e non lasciando alcuna possibilità di vittoria ai suoi più giovani avversari. Per lui è il quinto successo di tappa all’Adriatica Ionica Race, l’80° in carriera.

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