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È morto Michele Scarponi

Un grave lutto ha colpito il ciclismo italiano a due settimane dall’inizio del centesimo Giro d’Italia. Michele Scarponi, 37 anni, è morto questa mattina mentre si allenava nella sua Filottrano in vista della corsa rosa. L’atleta dell’Astana è stato investito da un furgone guidato da un 57enne del posto che viaggiava in senso opposto. Inutili i soccorsi del 118 che aveva subito inviato un elicottero sul luogo dell’incidente.

Ciclista di grande talento, professionista dal 2002 e vincitore del Giro d’Italia del 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador, Scarponi aveva partecipato in questi giorni al Tour of the Alps come capitano del Team Astana dopo l’infortunio di Fabio Aru. A lui era andato il pensiero di Scarponi dopo la vittoria, inaspettata, della prima tappa, così come alle sue Marche (era nato a Jesi), colpite dai terremoti del 2016. Era in gran forma e lo ha dimostrato durante tutto il Tour of the Alps chiudendo al quarto posto della classifica generale. Uno stato di grazia che aveva stupito anche il commissario tecnico della Nazionale, Davide Cassani: “Peccato abbia 37 anni”.

Alla partenza dell’ultima tappa scherzava con i colleghi e sorrideva come sempre. Anche nell’ultima intervista rilasciata ai nostri microfoni in cui sottolineava il buon lavoro fatto dalla squadra e la voglia di far bene al Giro. Questo era Michele Scarponi e noi vogliamo ricordarlo così: felice e a braccia alzate, sotto il traguardo di Innsbruck. La redazione di PMGSport si unisce al lutto della famiglia.

Adriano Di Blasi

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