Fino all’ultima pedalata. Lilian Calmejan trionfa nella classica italiana grazie a una volata straordinaria nella tappa finale di Sassuolo. In classifica generale stacca di sedici secondi il lettone Toms Skujins della Cannondale Drapac, su cui puntavano in molti per la vittoria finale.
Dietro a Calmejan, al traguardo in Piazza Garibaldi, Rodolfo Torres dell’Androni Sidermec e Florian Vachon della Fortuneo Vital Concept. Quarto Matteo Busato, migliore degli italiani. Una tappa ricca di emozioni quella partita da Fiorano Modenese con il gruppo di testa che si è staccato definitivamente solo a cinque chilometri dal traguardo. Nove i ciclisti che si sono sfidati sul lastricato finale. Davanti a centinaia di spettatori, Calmejan alza le braccia al cielo ed esulta come se sapesse già di aver sbancato il tavolo: tappa e classifica generale. Per il francese, professionista dallo scorso anno, è un momento d’oro. Poche settimane fa la maglia dei Gran Premi di Montagna alla Parigi Nizza, oggi il primo successo importante in carriera. Sconsolato sul podio finale il lettone Skujins.
La Settimana Internazionale Coppi & Bartali si chiude così, dopo quattro giornate ricche di emozioni e protagonisti. Su tutti il colombiano Egan Bernal, che indossa fiero la maglia arancione di miglior giovane della competizione. Un ciclista da tenere d’occhio per i prossimi anni. A Danilo Celano della Amore & Vita – Selle SMP quella verde scuro dei Gran Premi della Montagna. Non solo gli atleti. Le quattro tappe di quest’anno sono state piene di entusiasmo nonostante mancassero all’appello i grandissimi nomi e quelli più in vista sono stati quasi assenti: in particolare Joe Dombrowski, arrivato in Romagna in modalità vacanza. Peccato per gli italiani in gara. Il migliore della classifica finale è Nicola Gaffurini della Sangemini, decimo, mentre Elia Viviani si è addirittura ritirato.
