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Calvisano campione d’Italia!

La legge del più forte. In pochi sport come nel rugby è difficile sovvertire un pronostico e la finale del campionato d’Eccellenza tra Patarò Calvisano e Rovigo lo ha confermato. Schiacciante la supremazia dei lombardi che conquistano il sesto scudetto della loro storia con un netto 43 a 29, 14 punti di distacco dagli avversari che hanno accorciato le distanze negli ultimi minuti di gara soprattutto grazie alle distrazioni del Calvisano, ormai certo del titolo. La vendetta più dolce dopo la sconfitta dello scorso anno.

Una gara iniziata male per i dominatori della stagione regolare – una sola sconfitta in tutto il campionato – con Rovigo avanti 12 a 0 dopo 30 minuti grazie ai calci piazzati di Stefan Basson, il migliore dei suoi. Un inizio molto simile a quello della finale di due anni fa, sempre con le stesse squadre in campo, quando i rossoblu andarono avanti addirittura 17 a 0 prima di essere recuperati, proprio come oggi.

Le grandi squadre si vedono nei momenti di difficoltà ed ecco che una palla spazzata  dal Calvisano e sottovalutata dai rossoblu, si trasforma nella palla di neve che porta alla valanga. Meta dei gialloneri con Enrico Lucchin che si infila in mezzo a due avversari e partita riaperta. Quattro minuti dopo è Michele Andreotti a firmare il vantaggio del Calvisano dopo uno slalom gigante di Matteo Minozzi, miglior giocatore della finale. Si va all’intervallo sul 14 a 12 ma la sensazione è che Rovigo sia in difficoltà.

Il secondo tempo si apre con un altro calcio di punizione di Basson ma dal nuovo vantaggio per i rossoblu, il Patarò si scatena. Prima è  Renato Giammarioli a trasformare da una touche, poi Minozzi con una fuga di 40 metri in solitaria che porta i ragazzi di Massimo Brunello sul 28 a 15. Dalla quarta meta il Calvisano controlla la gara e la chiude al 60′ grazie a Joaquin Paz, scaltro a raccogliere un leggero calcio all’ovale che diventa un passaggio. Una punizione e la sesta meta, siglata da Alberto Chiesa, portano il Patarò sul 43 a 15. Nei tre minuti finali Rovigo tocca quota 29 ma ormai la gara è finita. Al fischio dell’arbitro invasione del pubblico. Una marea giallonera, fatta di uomini, donne ma soprattutto tanti bambini, che ha sostenuto ininterrottamente i giocatori in campo. Nella festa del Calvisano tanti applausi agli sconfitti da parte degli oltre 2000 tifosi arrivati da Rovigo per la finale. Un ideale abbraccio in vista della prossima stagione, quando i rossoblu proveranno a riprendersi lo scudetto.

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