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Karate, Mondiali: Italia a caccia di medaglie nelle gare a squadre

Un grande passo verso Tokyo 2020. Dopo quattro brillanti giornate di qualificazioni ai Mondiali di Madrid, la Nazionale italiana di karate si prepara a vivere il week end più importante del 2018 e, molto probabilmente, della sua storia (dirette su PMGSport dalle 10:00 di sabato e domenica). Con cinque atleti in finale nell’individuale (Crescenzo, Busà, Pasqua, Bottaro e Busato) e due squadre nel kata, il combattimento simulato in cui vengono valutati forza e precisione dei movimenti, gli Azzurri non solo stanno disputando una delle migliori edizioni di sempre ma, cosa ancora più rilevante, stanno accumulando punti importanti per qualificarsi ai Giochi di Tokyo 2020, i primi in cui sarà presente il karate. Inutile nascondersi dietro a un dito, al di là dell’enorme valore di un titolo mondiale (nel karate si svolgono ogni due anni), molti dei 1400 atleti presenti a Madrid avevano e hanno in testa un solo obiettivo: salire sull’aereo che nel 2020 partirà per il Giappone, destinazione Olimpiadi.

Con questo spirito sono partiti anche gli Azzurri, consapevoli che la strada sarà molto lunga e partire con il piede giusto potrebbe essere decisivo, soprattutto per chi a Madrid lotterà per la medaglia d’oro. È il caso di Angelo Crescenzo, arrivato in finale nei -60kg grazie a un netto 4-1 contro il marocchino Abdessalam Ameknassi. Dopo aver vinto un argento agli ultimi Europei di Novi Sad, il ragazzo di Sarno sfiderà il giapponese Naoto Sago per il titolo. Stesso obiettivo, nei -75 kg, per Luigi Busà, capitano della Nazionale italiana e già due volte campione del Mondo che sfiderà l’iraniano Bahman Ashgari Ghoncheh. Il siciliano, punto di riferimento del karate nel nostro Paese, torna in finale a quattro anni da quella persa con il giapponese Tani dopo aver battuto 2-1 in semifinale l’azero Rafael Aghayev, soprannominato l’alieno per i suoi 12 titoli europei e quattro mondiali. L’ultima sfida di una rivalità che va avanti da anni e che potrebbe vederli protagonisti anche a Tokyo 2020.

Sempre nel kumite, il combattimento, lotterà per il bronzo Laura Pasqua, impegnata contro la marocchina Btissam Sadini nei -61kg. Dopo un percorso eccellente, l’azzurra si è arresa 3-1 alla cinese Xiaoian Yin in semifinale ma può festeggiare il ritorno in un combattimento che vale una medaglia internazionale a tre anni dall’ultima volta, quando conquistò l’oro nella Premier League di Salisburgo. Fuori dai giochi, invece, Sara Cardin, una delle grandi speranze italiane per le Olimpiadi di Tokyo, eliminata a sorpresa nei quarti dei -55kg di Madrid. A caccia di un bronzo anche tutti gli azzurri del kata. Mattia Busato e Viviana Bottaro sfideranno il tedesco Ilja Smorguner e la francese Alexandra Feracci mentre domenica toccherà alle squadre, sia maschile che femminile, contro Malesia e Serbia. A loro si potrebbero aggiungere anche i gruppi del kumite, impegnati oggi, venerdì 9 novembre, nelle qualificazioni.

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