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Giro d’Italia donne: bis D’Hoore a Piacenza. Kirchmann si conferma in rosa

Non si ferma più Jolien D’Hoore (Mitchelton Scott). Dopo il poderoso finale nella tappa di Corbetta, la ragazza di Gand si ripete anche nella quarta giornata del Giro Rosa, anticipando questa volta Marta Bastianelli (Alè Cipollini) e la finlandese Lotta Lepisto (Cervèlo-Bigla) sul traguardo di Piacenza. Ancora una volata dominata dalla belga classe ’90 anche grazie all’ottimo lavoro delle compagne di squadra, brave a farla arrivare nelle migliori condizioni allo sprint. Grazie a questo successo, il quarto in stagione, la D’Hoore fa ancora il pieno di abbuoni e si avvicina alla maglia rosa della canadese Leah Kirchmann (Team Sunweb), quinta, che ha controllato le avversarie senza particolari problemi grazie al percorso poco adatto alle fughe. L’unica a provarci è stata Olena Pavlukhina, tre volte campionessa azera, scattata a una quarantina di chilometri dall’arrivo e ripresa a nove dalla fine poco prima della seconda caduta di gruppo in quattro tappe, una maledizione che colpisce anche il Giro Rosa dopo gli incidenti al Tour de France di questi giorni. A pagarne di più le conseguenze, Marianne Vos, tre volte maglia rosa e campionessa d’Europa in carica che ha chiuso a oltre due minuti dalle prime.

La Kirchmann dunque si conferma al primo posto della classifica generale con sei secondi di vantaggio su Lucinda Brand, dieci su Ruth Winder, entrambe compagne di squadra del Team Sunweb, e undici su Amanda Spratt e Annemiek Van Vleuten della Mitchelton Scott. Un margine minimo soprattutto in vista delle scalate più impegnative della corsa: a partire dall’arrivo di mercoledì a Gerola Alta, fino al leggendario Zoncolan, protagonista della penultima tappa. In attesa delle giornate più dure, domani il Giro si sposta in Piemonte, più precisamente a Omegna dove partiranno e arriveranno le atlete. 122 chilometri in lieve pendenza per tre quarti del percorso fino al primo e unico gran premio della montagna di Someraro: una scalata di 400 metri (seconda categoria) dove gli attacchi potrebbero essere decisivi visto che, scavallato il punto più alto, mancheranno 30 chilometri al traguardo. Occhi puntati sulla Van Vleuten, grande favorita per la vittoria del Giro, ancora a caccia del primo successo in questa edizione, e su Elisa Longo Borghini, la migliore speranza italiana, lontana 49 secondi dalla Kirchmann.

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